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La proposta di legge che depenalizza la coltivazione domestica della Cannabis è stata approvata oggi in commissione Giustizia alla Camera, e passerà all’esame dell’Aula il 24 giugno. Prevede la possibilità di avere fino a 4 piantine nella propria abitazione, esclusivamente per uso personale, ma anche una riduzione della pena per lo spaccio, che passerebbe dagli attuali 4 anni a due anni e due mesi. La legge va in direzione della pronuncia delle sezioni unite della Cassazione, che da tempo ha scisso la coltivazione personale dal reato di spaccio.
nextquotidiano.it/cannabis-leg

Che in Italia vi sia – e da anni – un numero inaccettabile di persone sbattute in galera prima di essere dichiarate colpevoli è un dato di fatto, e così pure che a questa deriva abbiano in larga parte contribuito i GIP nostrani con il continuo e indiscriminato ricorso a formule standard tipo “spregiudicato”, “protervia e pervicacia”, “incurante ai più elementari doveri”, “esigenze di eccezionale rilevanza”, utilizzate, senza distinzione alcuna, tanto per chi è accusato di strage quanto per chi avrebbe esibito una bolla d’accompagnamento tarocca.
osservatoriorepressione.info/l

Si trova ancora in carcere Francesco, uno dei tre studenti sottoposti a custodia cautelare a partire dal 12 maggio scorso per aver partecipato, il 18 febbraio, a una manifestazione studentesca a Torino. Questo nonostante la giovanissima età del ragazzo, peraltro incensurato. Altri due studenti si trovano ai domiciliari con braccialetto elettronico e il divieto di contatto con chiunque non siano i familiari conviventi. Una terza ragazza si trova ai domiciliari, seppure con misure meno restrittive, per aver parlato al megafono nel corso della manifestazione. Come Francesco, tutti i giovani coinvolti, cui è stato contestato il reato di resistenza a pubblico ufficiale, sono incensurati.
osservatoriorepressione.info/t

Srebrenica, Bosnia. Il primo ministro dei Paesi Bassi Mark Rutte si è scusato con i soldati olandesi che nel 1995 facevano parte della missione di pace delle Nazioni Unite in Jugoslavia e che non difesero le migliaia di civili bosniaci musulmani uccisi da soldati e paramilitari dell’esercito serbo di Bosnia.
«Per non aver fornito loro abbastanza sostegno mentre erano impegnati nella missione di pace delle Nazioni Unite in Bosnia».
Nessuna parola di scuse per le oltre 8mila vittime di quella complicità silente e se non codarda.
remocontro.it/2022/06/20/il-pr

Già la condivisione di quello scatto, senza alcuna censura (perché sulla pagina Instagram – la famosa Welcome to Favelas – che l’ha condivisa si mostra il volto dell’uomo) è un qualcosa di aberrante. Ma a rendere ancor più problematica la questione è il commento iniziale: “Bologna, brutta fine Topolino”. E questo ha dato il via libera a una serie di altri commenti.
nextquotidiano.it/bologna-assu

Se dopo lo sbandamento e il riassetto di tarda estate 2021 e l’autunno segnato dall’allarme alimentare Kabul era rimasta divisa fra le proteste di gruppi femminili, le speranze disattese di molti desiderosi di fuga, le ronde talebane che un po’ intimorivano, un po’ promettevano nuovi scenari tutti traditi, la primavera ha riportato bombe, morte e instabilità. In tre mesi cento persone sono state assassinate tramite attentati, che proseguono tuttora.
agoravox.it/Kabul-amara-anche-

Con le tensioni crescenti tra Israele e i palestinesi nelle ultime settimane, è emersa una percezione accentuata e piuttosto circoscritta di ciò che costituisce una minaccia per la sicurezza nazionale di Israele. Non si tratta più delle proteste dei palestinesi, dei lanciatori di pietre, e neppure dei razzi di Hamas. Oggi il simbolo stesso dell’identità nazionale palestinese è diventato una minaccia. Si tratta della sua bandiera rossa, verde, nera e bianca.
internazionale.it/notizie/emad

Una delle sue alunne raccontò però tutto al padre che decise di rivolgersi alla scuola prima e all'assessore regionale all'Istruzione Elena Donazzan (FDI) poi per denunciare la cosa. L'assessore definì l'accaduto una “carnevalata” chiedendosi: “Ma davvero la scuola si è ridotta così?”. Intanto l'istituto prese provvedimenti sospendendo Cloe e relegandola successivamente in segreteria. A nulla valse il ricorso presso il Tribunale del lavoro di Venezia: pur «senza voler criticare una legittima scelta identitaria sognata da Bianco dall'età di cinque anni», il presidente decise che la sospensione inflitta dalla scuola «era giusta» perché l'outing in così breve tempo, senza preparare adeguatamente le scolaresche, non fu «responsabile e corretto».

continua su: fanpage.it/attualita/cloe-bian
fanpage.it/

Torino si appresta a diventare capitale delle armi. Il Consiglio comunale vara una mozione in cui si chiede che la città diventi sede del cosiddetto “acceleratore” NATO per l’innovazione della difesa. Come foglia di fico, approva parallelamente un documento di intenti contro gli armamenti nucleari. E la sinistra sedicente pacifista si defila.
osservatoriorepressione.info/t

L'ultimo episodio risale ad alcuni sabati fa: Claudia va a trovare la sua ragazza che lavora in un locale romano ma viene respinta dal buttafuori. "Prima credeva fossi un ragazzo di 16 anni - spiega Claudia -perciò gli ho dato un mio documento, ma anche così sono stata lasciata sulla porta". "Tu non vai bene" le avrebbe detto il buttafuori per giustificare il suo no.
youmedia.fanpage.it/video/aa/Y

Dopo la serie di scandali della malaccoglienza con gli illeciti criminali nella fornitura di beni e servizi, il CARA – Centro Accoglienza Richiedenti Asilo di Mineo è stato chiuso. Oggi però potrebbe risorgere a nuova vita trasformandosi nel primo Cyber Park d’Italia, una specie di hub di ricerca e sviluppo delle tecnologie della nuova frontiera militare-sicuritaria-industriale, copia perfetta della città per le moderne guerre cibernetiche che le forze armate israeliane hanno realizzato in collaborazione con i centri accademici nel deserto del Negev.
osservatoriorepressione.info/c

I ragazzi, minorenni, durante un accertamento effettuato da due volanti della Polizia di Stato nei pressi di via G. Pagano, hanno raccontato di essere stati aggrediti dagli agenti, riportando contusioni certificate dai medici dell’Aurelia Hospital. Hanno quindi sporto denuncia accompagnati dai familiari.
agoravox.it/Polizia-di-Stato-v

Quattro milioni che non compaiono nei rapporti delle agenzie Onu, perché verso l’Iran anche le statistiche attuano filtri. Ma gli afghani che fuggono a ovest - non solo dal 15 agosto 2021 - risultano quattro milioni. Il loro Occidente sta subito dopo la provincia di Herat, quando la strada del distretto di Kohsan s’approssima al confine, vigilato più da guardie di frontiera che da Guardiani della Rivoluzione. E’ in quei territori che staziona un’infinità di afghani, a cercar riparo da bombe e violenze, sebbene nessuno li rassicuri che altre vessazioni, individuali o di gruppo, possano accadere lungo tali percorsi.
agoravox.it/Migranti-afghani-b

L’istruzione, tuttavia, infonde nelle persone la fiducia per liberarsi dalle tradizioni, sviluppare la curiosità di cercare nuove informazioni e le capacità cognitive per elaborarle e agire di conseguenza. Prendiamo, per esempio, la famiglia Mulwa della contea di Kitui, nel Kenya orientale. Isaiah e suo figlio Philip, ormai adulto, coltivano mais in appezzamenti vicini. Il raccolto di Isaiah arriva appena al ginocchio, quello di Philip supera la testa del visitatore più alto. Isaiah, che ha ricevuto un’istruzione rudimentale, quest’anno prevede di ottenere la metà del raccolto abituale perché le piogge sono molto scarse. “Non c’è niente da fare”, dice, “aspettiamo la prossima pioggia. E preghiamo Dio che vada meglio”.
internazionale.it/notizie/2022

Il Guatemala è anche uno dei 20 paesi più violenti del mondo: si muore uccisi, principalmente, da colpi di arma da fuoco e, più in generale, la violenza dilaga grazie ad un sistema giudiziario debole. È in questo contesto che il presidente ultraconservatore Alejandro Giammattei ha dichiarato il paese, suo malgrado, “Capital Pro Vida de Iberoamérica”, subito dopo aver approvato una legge che colpisce l’aborto e proibisce il matrimonio tra persone dello stesso sesso.
agoravox.it/Cristianofollia-il

“Il Comune – scrive il giudice Daniela Lococo nella sentenza – se da un lato aveva valutato positivamente la richiesta di iscrizione sulla base del domicilio, dall’altra aveva sostenuto di non aver potuto procedere a causa dell’atteggiamento ostruzionistico della signora che non avrebbe acconsentito alla presa in carico dei servizi sociali in conformità alla delibera della giunta comunale del febbraio 2016”. La corte di appello non ha dubbi affermando che “è infondata la pretesa del Comune di Firenze di subordinare la concessione della residenza a una preistruttoria da effettuarsi tramite la presa in carico da parte dei servizi sociali”. La delibera “deve essere interpretata quale misura tesa a fornite assistenza in conclamato svantaggio economico”.
osservatoriorepressione.info/f

Erdogan non vuole soltanto portare avanti un’offensiva espansionista, ma cancellare l’identità curda e le sue forme politiche create durante questi anni di guerra, come il confederalismo democratico nato nel Rojava, che spaventa il leader turco perché si basa sulla parità di genere, sulla lotta al capitalismo, sui diritti civili e sull’internazionalismo. I modelli presi come ispirazione dai curdi sono l’ecologia sociale e il municipalismo libertario di Murray Bookchin e l’esperimento della Comune di Parigi del 1871.
thevision.com/attualita/erdoga

Italia, anno 2022. Tempo in cui le discriminazioni dovrebbero esser un lontano e defunto ricordo di un passato da dimenticare. E, invece, accade ancora che le coppie omosessuali siano costrette a imbattersi in assurdi e paradossali ostacoli anche rispondendo ad annunci sull’affitto di appartamenti. L’ultimo caso è accaduto a Napoli, dove una giovane si è sentita dire no alla sua proposta di locazione dopo aver detto alla proprietaria di casa di essere lesbica.
nextquotidiano.it/non-affitto-

Se il 12 giugno sarà approvato il referendum sulla giustizia proposto da Lega e Radicali per limitare l’applicazione delle misure cautelari, diventerà molto difficile, se non impossibile, intervenire contro i reati di violenza di genere.

internazionale.it/essenziale/n.

Demolire. Ancora e ancora. Mercoledì 1 giugno l'esercito israeliano è tornato dove era già stato qualche settimana prima. Lì dove aveva distrutto le abitazioni di 45 persone stavolta ha eliminato le tende in cui si riparavano 21 residenti, rimasti senza casa, di al-Markaz e Fakheit, due villaggi di Masafer Yatta, una zona a sud di Hebron, nell'area C della Cisgiordania.

Dopo una prima demolizione avvenuta a maggio, l'amministrazione civile – il braccio operativo del governo militare israeliano che governa 2,8 milioni di palestinesi nella Cisgiordania occupata – è tornata a distruggere quello che ha trovato nello stesso punto in cui aveva raso tutto al suolo. Non c'è bisogno di un ordine, né di procedimenti legali. Si esegue. Si abbatte.
valigiablu.it/israele-demolizi

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