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🪖 La moderazione di Facebook usa due pesi due misure tra guerra in Ucraina e conflitto Israelo-Palestinese

Dall'invasione russa, Facebook e Instagram hanno fatto varie eccezioni nella non rimozione di contenuti violenti, in quanto rilevanti per la stampa. Corpi mutilati, bruciati, attacchi aerei, sono stati usati per narrare al mondo la violenza esercitata dal Cremlino, talvolta lasciando passare anche contenuti discutibili come il supporto al battaglione neonazista ucraino Azov.

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Questo approccio viene tuttavia a mancare in Palestina, dove immagini e video della violenza d'Israele (accusata di apartheid da Human Rights Watch) non permangono a lungo. Di particolare rilievo la foto di una bambina di 5 anni uccisa da un attacco aereo, la cui rimozione è stata giustificata come inneggiante al terrorismo. Al contrario, le eccezioni vengono fatte sul fronte opposto, come quella di un membro delle forze armate israeliane colpito e ferito lievemente da una molotov, mai rimossa.

theintercept.com/2022/08/27/fa

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