Ho iniziato un nuovo blog con pensieri alquanto sparsi e in cui pubblicherò riflessioni di natura abbastanza personale.
Non ero sicuro se era il caso di renderlo pubblico oppure no, ma da queste parti non mi sento particolarmente giudicato, perciò ecco qua il primo post - in cui inizio a discutere di alcune mie difficoltà con lo scrivere in due lingue. Qualsiasi commento è il benvenuto.
https://qua.name/duemila/sulla-perdita-della-capacita-di-scrivere-prima-puntata
@tenib il problema poi è che, qualunque sia la lingua in questione, si migliora o si peggiora la propria padronanza di tale lingua a seconda di un sacco di fattori. per dire, nonostante ora viva in una famiglia di inglesi e sono quasi esclusivamente esposto a questa lingua 24/7 da vari anni, a un certo punto ero finito col lavorare con un tizio italiano che parlava un inglese alquanto sgrammaticato, e ciò aveva peggiorato non poco anche la mia padronanza dell'inglese. Con l'italiano invece è più una questione di disallenamento: sono passato dallo scrivere quasi quotidianamente testi articolati tipo temi, saggi o recensioni a postare frasette buttate lì su facebook ogni tanto. se ho iniziato sto blog è perchè voglio fare i conti con tutto ciò e allo stesso tempo riabituarmi a scrivere formati lunghi
@gattamelata Questo fatto di cambiare paese e lingua uccide anche la mia scrittura. Per dire, prima di iscrivermi qui avevo passato due anni senza elaborare alcun pensiero in italiano. Questo non contando la moltiplicazione delle mie personalita' a seconda della lingua: come essere stati bambini n volte. Invidio un sacco ad esempio chi vive tutta la vita in Italia e decide di scrivere in inglese: diventano spesso piu' spigliat* di me perche' traducono mantenendo gli stessi riferimenti culturali, mentre noi, appunto, abbiamo eta' diverse (sei piu' giovane in inglese) a seconda della lingua.