Ecco un massacro perpetrato dai vincitori dopo una guerra civile e rimasto nel silenzio assoluto fino a poco tempo fa. I cento milioni di italiani infoibati dai mostri yugocomunisti? No, i campi di concentramento spagnoli nei quali studiarono i nazisti alla fine degli anni 30. Ne avevate mai sentito parlare? La maggioranza delle persone che vivono in Spagna no. Si tratta dell'enesimo episodio sull'amnesia collettiva costruita dal franchismo e mantenuta dalla democrazia [thread]
I primi campi furono aperti solo qualche ora dopo il golpe del 18 luglio 1936, nel protettorato di Marocco. Questo dimostra la pianificazione del terrore nazionalcattolico e smentisce la propaganda secondo la quale avrebbero agito per rispondere alla "barbarie rossa".
Infatti, prima del golpe, il giornale Águilas pubblicava: "Creeremo campi di concentramento per fannulloni e malviventi politici, per massoni ed ebrei, per i nemici della Patria, il Pane e la Giustizia. Sul territorio nazionale non può rimanere un solo ebreo, massone o rosso."
Dopo la fine della II GM, sembrava brutto avere dei 'campi di concentramento', per cui ci fu una "ristrutturazione". Ça va sans dire, l'orrore della repressione non si fermò. Ad esempio, fino a 1966 il regime mantenne una "colonia agricola" solo per omosessuali in Fuerteventura.
Nella transizione verso la monarchia parlamentare attuale, i capi del regime franchista distrussero massivamente dei documenti riguardanti la repressione sistematica che avevano eseguito. Ed il cosidetto "franchismo sociologico" ha fatto il resto in questi anni di *democrazia*.
Una galassia di buchi neri che popola la memoria storica in Spagna, lacune che rendono difficile leggere il passato con chiarezza, identificare nemici nel presente e creare fili rossi che ci connettano con la storia "dei nostri".