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6 febbraio 2014, circa 250 persone provano a scavalcare il muro che separa Ceuta, enclave spagnolo in nord Africa, dal Marocco. Molti di loro non ce la fanno e tentano un disperato piano b: buttarsi in mare, dal lato marocchino, per arrivare a nuoto fino al territorio spagnolo.

Ma al loro arrivo nella spiagga del c'è la Guardia Civil che gli aspetta. In tenuta antisommossa. Proprio quell'anno erano stati legalizzati i cosiddetti "pushback", respingimenti fatti sul confine senza tutele legali.

I guardias civiles usarono lacrimogeni, proiettili di gomma, qualche colpo di pistola. Almeno 14 persone morirono e le altre furono subito deportate in Marocco.

Finora non c'è stata nessuna condana e il ministro dell'Interno di allora giustificò la strage dicendo che "il nostro confine è laddove si trovano gli agenti".

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@gnagno @holon all'ex telecom davanti al comune, o meglio:

Located in Bolognina, our hotel is within easy reach of bustling nightlife, historical attractions and the city's major universities. This neighbourhood is Bologna's home of avant-garde artistic rebellion, which is reflected in our post-punk-inspired design, complete with courtyard swimming pool, cool co-working digs, and spaces to just zone out.

Oggi ci sono mobilitazioni davanti a tutti i CPR in Italia: Torino, Gradisca d'Isonzo, Roma, Bari e Macomer.

Per la chiusura definitiva di questi campi di concentramento moderni e la liberazione di tutte le persone rinchiuse.

[ 27 gennaio - 2 febbraio ]
SETTIMANA DI AZIONI E MOBILITAZIONI
- per la chiusura di tutti i , carceri non formali per persone migranti
- per la liberazione immediata delle persone rinchiuse, la cui unica "colpa" è non avere un permesso di soggiorno in regola
- per , recluso morto a Gradisca d'Isonzo dopo aver subito un pestaggio da vari poliziotti.

--> L'elenco completo delle iniziative: nofrontierefvg.noblogs.org/set

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era un doctorando italiano de 27 años que trabajaba en la Universidad de Cambdrige. Se fue a Egipto a estudiar los sindicatos obreros independientes del país. Un día desaparece. Nueve días después, coincidiendo con el quinto aniversario del comienzo de la Primavera Árabe egipcia, se encuentra su cuerpo sin vida en una cuneta a las afueras de El Cairo. Tenía marcas de tortura.

Hoy todavía no sabemos qué le occurrió exactamente, ni quién o quiénes fueron los autores materiales. El Estado italiano nunca ha asumido sus responsabilidades, por lo que seguiremos pidiendo
elsaltodiario.com/italia/giuli

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Sulla copertina de “Il sangue dei vinti” di Giampaolo Pansa c’è la foto di un uomo, mani dietro la nuca, esposto a pubblica gogna per le strade di Milano, scortato da partigiani armati. È il 28 aprile del 1945. Nella didascalia viene descritto genericamente come fascista. In realtà L’uomo sulla copertina del libro è Carlo Barzaghi, autista e braccio destro del comandante della Legione “Ettore Muti”di Milano, Franco Colombo. È conosciuto come il boia del Verziere, responsabile anche della compilazione di elenchi di ebrei e oppositori poi deportati.Un anno prima, il 10 agosto 44, quindici partigiani sono prelevati dal carcere di San Vittore, portati in Piazzale Loreto, qui fucilati da militi della legione “Ettore Muti”. A guidarli Pasquale Cardella e Carlo Barzaghi. Agiscono su ordini del capitano nazista Theo Saevecke

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Domani (domenica 19) è stato indetto un altro presidio solidale sotto al Cpr di Gradisca, per portare vicinanza ai reclusi ed esprimere collettivamente la rabbia per l'ingiusta morte di una persona la cui unica colpa era di non avere un cazzo di permesso di soggiorno in regola.

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Qui l'articolo di Il Piccolo, giornale locale di Trieste e Gorizia, che parla di una "rissa". I reclusi hanno smentito questa unformazione e hanno confermato invece l'aggressione da parte di poliziotti: t.co/UH1rxhhVIz

Da dentro il Cpr, un testimone oculare ha riferito di giorni di proteste: l'uomo ucciso voleva tornare in Georgia dalla sua famiglia e come risposta è stato picchiato per giorni.

Qualche giorno fa è stato pestato da un gruppo di poliziotti finché ha sbattuto la testa, poi l'hanno ammanettato e portato via. Ieri un altro recluso ha appreso della morte dopo essere stato portato in infermeria, dove ha sentito degli operatori parlare.

La morte potrebbe essere avvenuta l'altro ieri o prima ancora.

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I CPR SONO DEI LAGER E UCCIDONO // VANNO CHIUSI SUBITO

Oggi si è saputo che un migrante recluso nel Cpr di Gradisca è morto in seguito a un malore mentre si trovava nella cosidetta "zona rossa", dove era stato portato in seguito alle proteste dei giorni scorsi.

Più tardi diversi gruppi di solidali si sono raggruppati sotto alle mura dell'ex-caserma Polonio per portare solidarietà ai reclusi e mostrare la loro rabbia per quanto accaduto.

I reclusi hanno risposto al presidio e hanno confermato che un uomo georgiano di circa trent'anni era stato portato in ospedale, dove era morto poco dopo.

Qui un video girato oggi che i reclusi hanno chiesto di diffondere: t.co/vFAvukPBkg

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I grandi editori hanno reso la conoscenza scientifica una merce con cui guadagnano miliardi, sulle spalle del lavoro di migliaia di ricercatrici e ricercatori (e tante volte anche con la loro - consapevole o meno - complicità). Sci-Hub è solo delle possibile risposte da chi vuole contestare quel sistema.
Un articolo molto interessante per approffondire un dibattito più che necessario: iltascabile.com/scienze/sci-hu

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