>>> una volta visto il film ho cercato recensioni per sondare i punti di vista in merito e, a proposito della relazione con il tizio sposato, una di queste ha sottolineato sì la superficialità ma anche il fatto che nel film non c'è spazio né riguardo da parte di Sandra (che pure qualche domanda al tizio la fa) per la moglie e il figlio di lui.

io sinceramente sono un po' nauseata da questo scaricare tutta la responsabilità sulle donne triangolate. poi son pure piena della paternale moraleggiante che vorrebbe vederci puntualmente rinunciare al desiderio perché l'altr@ è convivente/sposat@/con prole.
qui ci s'ha bisogno di tutt'altre narrazioni.

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qualche giorno fa ho visto al cinema Un beau matin di Mia Hansen-Løve. tra i motivi per cui sono andata a vederlo: Lea Seydoux nel cast (la venero) e il fatto che la sua personaggia abbia, nel film, una relazione con un uomo sposato e con prole a carico. dal momento in cui gran parte degli uomini che da almeno 5 anni mi ronzano intorno sono vincolati allo stesso modo, speravo di uscirne emotivamente sgretolata oltre che ricevere qualche spunto. non solo, a parte un pianto legato al rispecchiamento con Sandra (la personaggia) per mancanza di intimità, non ne sono uscita sgretolata ma ho provato discreta noia: gli intrecci narranti il tradimento nella coppia monogama non hanno più niente da darci. inoltre >>>

continuo a sognare la stessa persona da quattro anni. non ci incontriamo da tre e difficilmente ricapiterà.

ho perso il conto circa il quantitativo di finesettimana trascorsi in completa solitudine.

il quantitativo di donne etero, amiche e conoscenti, che mi contattano negli ultimi mesi per sfogare la legittima frustrazione causata loro dal relazionarsi con muski bianchi eterocis sta assumendo proporzioni inaudite prima nella vita e dall'alto della mia sintomatologia depressiva quel che dico è sempre lo stesso: se devono farci stare peggio, salve piccolissime e trascurabili eccezioni, chi ce lo fa fare di accollarceli?

ma raccontateci ancora questa supercatsola per cui gli uomini vengono più rifiutati dalle donne che viceversa

35 anni, dopodomani torno a farmi tatuare ma ho detto ai miei che sarò fuori città per una conferenza 🗿

due serate di questa settimana non ancora conclusa trascorse con due diverse persone che evitavo da un po' per vari motivi, tra cui: non ascoltano, parlano a raffica e in modo ossessivo del solito argomento (maschi demmerda). quando mi chiedono come sto, giusto alla fine, non sono sinceramente interessate alla risposta. fare amicizia (diverso da: avere persone con cui uscire nel tempo libero) a quest'età è un mistero, certo è che tra stare sottocoperta tra le braccia del pigiama e in certa "compagnia" non c'è gara.

le 23:40 e una delle coinquiline sta urlando a su madre via telefono da almeno una ventina di minuti. liberarsi dalla genitorialità.

il giorno in cui finirò di essere il piano B, ma pure Z, l'ultima spiaggia, il ripiego, la tappabuchi nelle relazioni di qualunque natura ☠️

una liberazione sta anche qui: scrivere la stessa frase di sfanculamento al terzo diverso (?) uomo tra i 30 e i 40 anni che nel giro di un anno e mezzo ha messo in atto le solite aride dinamiche oppure ghostarlo senza alcuna remora. la seconda, finalmente.

🍄 

anche oggi ho portato panico&scompiglio in biblioteca

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