Eroina e miti fantasiosi 1/4

Nel "Rapporto sulle tossicodipendenze 2020" del Ministero della Salute, l’eroina, rimane la sostanza primaria più usata da quegli utenti che sono in trattamento presso le sedi apposite - nonostante sia diminuito il numero di consumatori in questi anni.
Andando oltre questi dati, il problema eroina in Italia non è mai stato debellato. I motivi sono relegati alla domanda ancora esistente - che a sua volta deriva dal grado di dipendenza iniziale che dà -, facendo ottenere un profitto ai gruppi criminali.
Le istituzioni statali si sono prodigati, inizialmente, a criminalizzare chi faceva uso dell'eroina.

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Quando determinate associazioni (come SanPa) hanno iniziato a riempire quel vuoto statale sull'assistere questi consumatori, il soccorso e pietismo cristiano (con violenze fisiche annesse) è andato a braccetto alla criminalizzazione statale.
Tra la fine degli anni '70 e gli inizi degli anni '90 l'eroina era un problema critico, specie nel mondo dei movimenti politici extra-istituzionali. Le soluzioni per impedire che i/le compa morissero come mosche erano molteplici: dai dossieraggi sugli spaccini all'impedire (anche fisicamente) che questi spacciassero dentro e fuori i posti occupati, fino a cercare di aiutare, quanto possibile, chi finiva in questo vortice nero.

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Nonostante tutto questo sia successo praticamente "ieri", nel periodo in cui viviamo assistiamo ad una lettura di quella fase oscura e tremenda come orchestrata dall'operazione "Bluemoon" con cui lo Stato e i suoi alleati criminiali volevano annientare i/le giovani sovversivi/e all'ordine costituito.
La fascinazione per il complotto, le uniche regie e quant'altro di similare piacciono a quelle persone dotate di un'enorme fantasia che può essere degna di qualche film di serie Z sull'eroina (e che farebbe impallidire registi come Caligari e Pirri che su questa tematica, in modo serio, se ne sono occupati con due film ad hoc).

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Ma nel mondo politico extraistituzionale (o compagnesco)
una fantasia del genere fa (enormi e pesanti) danni in quanto ci si discosta dal problema eroina creato da un'economia (capitalismo) e, soprattutto, si oscurano analisi ed operazioni pratiche fatte da quei compagni/e all'epoca dei fatti.
Magari prima di condividere robe su "Operazione Bluemoon", consigliamo vivamente una sana lettura di testi di Guido Blumir e la visione dei film dei due registi menzionati prima.
Viviamo in un mondo piatto e di merda. Rinvigorirlo con fantasie sconclusionate (o del cazzo), ci rende complici e non antagonisti ad esso.

@gruppoanarchicogalatea È indubbio che la diffusione delle sostanze e tutte le problematicità che vi sono connesse vivano di vita propria senza bisogno di chissà che genere di orchestrazioni complottiste. E come tutti i macrofenomeni anche quello dell'eroina é composto da diversi fenomeni minori direttamente o indirettamente correlati. Ecco, al netto della spettacolarizzazione documentaristica tutta la questione "Bluemoon", ne venisse mai confermataqualche parte, si ridurrebbe forse a uno di questi, ossia un tentativo di usare il fenomeno da parte di forze statali in modi affini a quelli di episodi simili verificatisi oltreoceano.

@GustavinoBevilacqua Osservazione interessante ma temo che ragionare qui su cosa generi domanda e offerta mandi il thread un po OT :blobmelt:

@gruppoanarchicogalatea @LasolitasolitaLaura@mastodon.uno

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