Collega 1: "Io sono per la legge marziale"
Collega 2: "L’esercito potrebbe essere la chiave"
Io penso: Io sarei per darvi dei calci in culo a tutti, porco il vostro dio.
Bella razza del cazzo gli informatici (esclusi presenti, ovvio)
Completamente scollegati dal mondo. Preda dei peggiori istinti e senza nessun tipo di base socio-politica,storica o civica. Nessun tipo di interesse nell'informazione, nessun tipo di strumento per filtrare le mille stronzate che si trovano online...
Tutti a sparare frasi fatte lette chissa dove o sentite in un video online...
Fanculo, bel mestiere del cazzo...
@gattoparlante la mia non voleva essere una generalizzazione becera...semplicemente uno sfogo personale da uno che è 12 anni che lavora in quest'ambiente e ha studiato per 7 anni nello stesso ambiente...e di episodi del cazzo come questo ne sento in continuazione.
Il mio settore è una dei fondamenti del peggior capitalismo moderno...pensa alle startup alla californiana, o ai grandi giganti tipo Amazon, Facebook, Google....la fusione tra lavoro e voglia/necessità di profitto a scapito della giustizia sociale, della ripartizione della ricchezza, del benessere del lavoratore...nel mio settore è pregnante fin dall'inizio.
La scusa del :" Ma che cazzo ti lamenti, stai davanti allo schermo 8 ore" non vale. L'alienazione che questo mondo ti procura è sconvolgente. Soprattutto se ti interroghi invece che subire.
@jacky credi che dipenda dal fatto di essere informatici? Discorsi così sono un po' trasversali a tutti i mestieri. Che poi, c'entra il mestiere?
@alciregi si sì ....su quello siamo d'accordo. La mia era una provocazione per partire su un discorso ben specifico esattamente sulla categoria della massa dei lavoratori tecnologici. Molte delle professioni al suo interno e delle mansioni si sono definite all'interno e per il sistema capitalista. È connaturato al loro interno. A differenza ad esempio di un ingegnere edile, un amministrativo, un professore, un operaio.
@jacky non penso siano tutti così, e generalizzare, nei confronti di chiunque, è il presupposto delle peggiori discriminazioni