Lo stupore universale con cui è stata accolta la notizia della scoperta di migliaia di “ascoltatori” professionisti dietro Amazon Alexa è il sintomo della condizione del lavoro umano in questi primi anni dell’era digitale. A far riflettere, in questa e in altre notizie simili, non è solo l’ennesimo pericolo per la nostra privacy, quanto il fatto che la scoperta della “presenza umana” dietro dispositivi dotati di apparente vita autonoma sia diventata qualcosa di inatteso.
https://umanesimodigitale.com/2019/04/12/difetti-di-fabbrica/
@kag_n4o In effetti ha sorpreso anche me lo stupore riguardo alla notizia: personalmente ho sempre dato per scontato che l’IA fosse seguita da personale umano e quindi, per forza di cose, che l’audio inviato potesse essere ascoltato da persone.