Siamo il degrado che avanza
Noi siamo i barbari calati per saccheggiare la città vetrina e gozzovigliare sulle sue rovine.
Noi siamo il selvatico che infesta le crepe di questa civiltà. Non capiamo il lavoro e non ci interessa capirlo. Siamo viventi, non ingranaggi meccanici di produzione e riproduzione di questa società. Non ci interessano le vostre gabbie dorate. Che poi viste da vicino tanto dorate non sono. Sentiamo continuamente parlare di "riqualificazione", di "lotta al degrado", "sicurezza e legalità". Quello che vediamo è speculazione edilizia per far aumentare il valore degli immobili, aumento degli affitti, espulsione dei poveri, distruzione di vite e legami sociali e consumo di quel suolo che la natura ha faticosamente riconquistato alla civiltà. (...)