Show newer

Mi sembra che l'atmosfera generale sia attraversata da stanchezza e nessuna (o pochissima) voglia di lavorare, mi pare che ciò sia trasversale a settori, età, geografie; mi viene da concludere quindi che questo sentire condiviso non sia altro che il sintomo innegabile di un malessere profondo, dato dal vivere nella nostra società, per la maggior parte del tempo secondo regole, modi, tempi e necessità che non abbiamo deciso noi. Dico forse l'ovvio, ma la pandemia ha di sicuro avuto un ruolo nello svelare la perversità e l'inutilità di certi meccanismi. Eppure continuano a non vedersi strade davvero percorribili per cambiare rotta. Forse queste considerazioni ribadiscono l'ovvio, ma il mio sgomento e la mia non aderenza non sono mai stati così forti.

kappazeta boosted

Pandora papers.
Here we go again.

Gerard Ryle, director of the ICIJ (International Consortium of Investigative Journalists): “This is the Panama papers on steroids. It’s broader, richer and has more detail.”

:blobcatpopcornnom:

theguardian.com/news/2021/oct/

#PandoraPapers

kappazeta boosted

It is wild how people who haven't taught undergrads or high school students greatly overestimate digital literacy.
It's a skill and has to be learned, but I find that a lot of my kids - to no fault of their own - haven't learned it. God bless librarians, cause I'm constantly getting them to do digital literacy workshops - whether it was college or high school

adesso ce l'ho io, nel caso interessasse (comprato online, visto che non si trova da nessuna parte, ma per lavorare con i miei studenti, questo e altro!)

Show thread

Qualcunə ha per caso un pidieffe de "La dittatura immaginaria" di Zerocalcare uscito sul numero 1409 di Internazionale (14 maggio 2021) da condividere?

Dalle prime tre settimane di lezione ai miei studenti (17-23 anni) è emerso in maniera abbastanza chiara (al netto di chi non ha voluto esprimersi in classe) che sono pochissimi quelli che si informano, che seguono l'attualità, che sanno cosa gli accade intorno. Quelli che lo fanno, usano i social network (instagram in particolare), poco la tv, molto di rado i siti dei quotidiani, mai i giornali cartacei. Osservo, non ho giudizi. Ma è un cambiamento epocale: la mia generazione a 20 anni, era tv/radio, giornali e per i più politicizzati anche stampa militante (internet stava arrivando). Ma forse la maggioranza si limitava ad ascoltare distrattamente i tg solo quando ci capitavano davanti. Non so. Mi incuriosisce questo cambiamento, non so ancora cosa pensarne (e non è certo un male).

Ma quelle persone che pubblicano un sacco di libri, articoli, testi, altri progetti... ma come fanno? Dove trovano tempo ed energie? La spinta accademica all'iper-produzione è poi una storia a parte, ma rientra comunque nella mia domanda/perplessità... E non è solo perché in questo momento io faccio fatica a fare il minimo indispensabile, ma anche nei miei periodi più produttivi, mi sembra comunque di fare poco, di non concretizzare abbastanza rispetto a quello che vedo fare intorno a me...

kappazeta boosted

#federicovive
Ferrara, 25 settembre 2005.
Federico Aldrovandi, dopo una serata con amici, si dirige verso casa.
A casa non arriverà mai: durante un "normale controllo di polizia" viene ammazzato a manganellate e lasciato per ore sul selciato da 4 poliziotti.
Federico, come tanti altri ragazzi .

Sentiti ieri pomeriggio su France Musique, colpito dal suono e dalla potenza, oggi in ascolto massiccio: "Pantagruel Résolu" dei Legraux Tobrogoï, band tolosana di "jazz popolare feroce"

legrauxtobrogoi.bandcamp.com/a

S’il est un homme fasciné par les métriques, c’est bien Zuckerberg. (...) Ben Grosser s’est assigné une autre tâche. « J’ai voulu faire un film avec les mots “more”, “growth” et les décomptes qui parsemaient les discours de Mark Zuckerberg. Quand j’ai eu l’idée, je pensais que ça ferait dix minutes maximum, mais je voulais voir ces dix longues minutes. Mais ça a dépassé mes plus sombres attentes… »

Le film Order of Magnitude dure près de 50 minutes, une longueur qui montre « l’obsession » du patron de Facebook pour les chiffres. L’œuvre miroir, Deficit of Less, à la recherche du mot « less » dans les interventions publiques de Mark Zuckerberg est tout aussi fascinante.

arobase.substack.com/p/un-mani

kappazeta boosted

@kappazeta penso anche io che sia così e che sia un risultato della pandemia. oltretutto mi ricordo benissimo quella paura di quando mi dicevo "chissà quale sarà l'effetto del post pandemia su di me, su di noi, tra un po', quando allentiamo tutto". eh, io lo vedo adesso su di me - e su molti altri - ed è proprio quello che dici tu. che si fa?

Nelle ultime settimane sto continuando a leggere e sentire testimonianze (in italiano e francese, ma di sicuro ce ne sono anche in altre lingue) di persone che sono sfinite, sul limite del burn out, demotivate, stanche e senza energie dal rientro delle vacanze (o pure prima). Come dicevo con un amico, credo davvero che sia una roba collettiva, che però la società ci impone di vivere in solitudine, come incapacità personale, fallimento, colpa. E invece non è così: che sia così forte e diffusa è un sintomo di un disagio più grande che non è personale. Sicuramente è legato anche alla pandemia che abbiamo vissuto negli ultimi due anni. Ma come combatterlo? Cosa è possibile fare? Come se ne esce?

kappazeta boosted

Soy un perdedor
I'm a loser baby, so why don't you kill me?
(Double-barrel buckshot)
Soy un perdedor
I'm a loser baby, so why don't you kill me?

Beck - Loser
invidious-us.kavin.rocks/YgSPa

#mastoradio

"(...) ho molto "lavoro" (le virgolette perché sono diventati chimerici i fondamenti di ciò che per lavoro si è sempre inteso: la retribuzione, il suo valore, i suoi tempi di elargizione) arretrato che rimando molto più che "svogliato": totalmente demotivato. La mia attività attuale preferita è dormire, ritrovando nell'onirico il "normale" quanto l'anomalo se non lo spaventoso in termini comunque più gestibili di quelli che caratterizzano quelli della veglia."

(Aldo Nove, credo su Fb, girato da un amico)

kappazeta boosted

I read because in books I find allies, I encounter people that have already thought what I'm thinking, I meet eloquent individuals that make me feel less alone.

Ragionavo con un amico sulla pandemia e sulla sua gestione politica e, allargando lo sguardo all'insieme della contemporaneità, mi è venuto da pensare che tante politiche attuali - in atto da tempo peraltro da tempo (dal controllo violento delle frontiere alla gestione panottica della popolazione alla repressione di ogni spinta al cambiamento...) - siano una preparazione del terreno per gli anni che verranno, per la gestione delle popolazioni in un contesto di sempre maggiore instabilità planetaria e cambiamento climatico devastante. La sensazione è quasi che gli ultimi 10, 20 anni - con l'accelerazione data dalla pandemia - non siano che un pallido inizio di quello che ci aspetta (e scusate il pessimismo).

Avete consigli per librerie online per testi in inglese?

Dopo che, a causa della Brexit, la mia preferita Wordery non vende più in UE (almeno per il momento), avevo comprato per un po' da BookDepository salvo scoprire che è di proprietà di Amazon...

L'ideale sarebbe una libreria molto fornita, con prezzi buoni, la spedizione gratuita è un plus, ma non necessaria. Grazie!

kappazeta boosted

Provo a lanciare qua l'annuncio:

Sto cercando un deragliatore da corsa con l'attacco a saldare da 9/10v Shimano/Sram.
Posso anche scambiare con altra robba, fatemi sapere.

I've just signed my first contract with a university, as an Italian lecturer (or "Italian language assistant", still not clear to me which one translates better the French "maître de langue" - but lecturer sounds better). Teaching starts next week: really excited and really stressed!

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