È arrivato quello che, per me, è il momento più atteso dell'anno: la meravigliosa settimana di #cinema #scifi del #Trieste Science + Fiction Festival, arrivata con questa edizione 2023 ai suoi incredibili 60 anni.
Per chi ancora non la conosce, questa rassegna è una delle più importanti e longeve rassegne sul genere in #Europa, e per il 3° anno di fila, qui su #Bida, potrete leggere il mio personale "threaddone" dei film (e non solo) che troverò lungo la strada, attraversando il festival.
Se volete vedere fare un salto nel passato, o capire cosa vi aspetta, potete trovare il thread 2021 qui
https://mastodon.bida.im/@malerbabomba/107174916280549153
e qui il thread 2022
https://mastodon.bida.im/@malerbabomba/109273202183126662
Ma ora, cominciamo! 🎬🛸
La serata cinematrografica al Rossetti comincia con i tanto attesi corti prefestival, grande ritorno dopo l'assenza dell'anno scorso, che anticipano con una rottura della 4^ parete l'ingresso in sala di Alan Jones, in tuta da astronauta.
Come di consueto, si parte con una premiazione alla carriera: quest'anno con l'asteroide d'oro a Tim Webber, direttore degli effetti speciali di molte grandi produzioni degli ultimi anni.
Come prima proiezione in concorso del festival abbiamo "UFO Sweden" ( 🇸🇪 2022, della Crazy Pictures)
La giovane Denise, soprannominata Sputnik dal padre fisico e ufologo, perde il suo unico genitore in una misteriosa sparizione. Anni dopo, si ritroverà sulle orme del padre con una strampalata brigata di ufologi, indagando un mistero che aleggia sulle campagne svedesi. #cineMastodon
Ispirato dalle attività della vera associazione #UFO Sverige, la pellicola - con un budget piuttosto basso - consegna un prodotto godibilissimo, ricco di azione ben girata e comicità scandinava. Prove attoriali notevoli accompagnano questo lavoro corale, e non di un singolo regista, verso un voto personale di 4 su 5. Un po' stiracchiato invero, perché la sceneggiatura era poco orientata alla storia e molto alla funzionalità narrativa - sentendo il peso delle variazioni di focus sui personaggi che ci sono state durante le riprese - ma rimane un film molto piacevole che ha tutte le carte per passare il filtro della distribuzione.
Fine serata con Simulant ( 🇨🇦 2023, di April Mullen)
La Nexxera corporation riscrive i rapporti tra vivi e morti offrendo la possibilità di "resuscitare" i propri cari attraverso i simulanti, caricando ricordi in androidi del tutto simili al loro proprietario.
Una coppia, dopo un incidente, si trova in questa industria ma non regge: lei rivelerà a lui la sua vera natura, ed inizierà il suo percorso attraverso una rete di simulanti disconnessi dai loro padroni. #cineMastodon
Nonostante la lunga filmografia di April Mullen ed il cast semi-stellare, il film ingrana poco. Prove attoriali piuttosto ridotte all'osso e panorami apocalittici invadenti che intervallano le scene con una colonna sonora angosciante senza troppa ragion veduta fanno da cornice a un film che risulta, per me, pretenzioso. Le poche scene d'azione risultano piuttosto maltagliate, con numerosi off-camera anche nei punti più concitati, e le pretese di emancipazione nello sviluppo della trama culminano in un finale piuttosto telefonato e che, di emancipatorio, ha ben poco. Menzione speciale per la fotografia, che ho trovato molto ben costruita e di un taglio a tratti dark che mi ha sorpreso. Chiudo con un 2/5.
Pronti per il resoconto della giornata di ieri, con una combo da 5 proiezioni principiata con il primo appuntamento degli European Fantastic Shorts, il concorso europeo per il miglior #cortometraggio di questa edizione del #Trieste S+FF.
Questa rassegna è stata aperta da Tim Webber, ancora presente al festival con il suo corto Flite, quasi integralmente in #CGI e show-off del nuovo #UnrealEngine.
Il mio voto tuttavia è andato al corto My Unborn Son (🇫🇮 2023, di Gyōngyi Fazekas), che ha saputo trattare con estrema delicatezza e dolcezza il tema della paura della #maternità.
Dal Miela al Rossetti per From the End of the World ( 🇯🇵 2023, di Kaz I Kiriya).
La timida liceale Hana è una ragazza come tante, ma disillusa dai sogni spezzati dalla sua orfanità, che la costringe a lavorare, mentre degli oscuri incubi di un mondo lontano la trovano tutte le notti.
Verrà contattata da un'agenzia governativa proprio per questi ultimi, che portandola in altri tempi, potranno contribuire al salvare l'umanità.
Una interessante allegoria, come solo il cinema dell'estremo #Oriente sa raccontare, attraverso tempo, spazio ed il mondo fantastico del Mare dei Sentimenti, che governa il destino dell'uomo. Questo film dalla regia molto #anime è un lungo viaggio nell'umanità e le sue sfaccettature che, con prove attoriali assolutamente piacevoli, accompagna e stupisce con una storia e dei personaggi dolci e profondi, anche nella loro crudezza. Un consigliato 3 su 5 , a mio giudizio.
La serata inizia con Restore Point (🇨🇿/🇵🇱/🇸🇰 2023, di Robert Hloz).
In una futuribile Praga del 2040, dove crimine e violenza dilagano per via dell'accentramento della ricchezza, una multinazionale scopre una tecnologia per ripristinare le vite umane, se effettuato un appropriato #backup nelle 48h precedenti. Il governo lo elegge a diritto per tutti, ma la società vuole privatizzarsi, finché i radicali del Fiume della Vita non sconvolgono gli equilibri con un delitto illustre.
Un #thriller movie #scifi elegante, con un personaggio femminile forte senza essere sessualizzato, una visione architetturale della Praga del futuro davvero interessante, e una regia pregevole rendono questo film una piccola chicca di genere. Insignito in sala del premio speciale Event Horizons, dato da una commissione mista tra TS+FF e #INAF (Istituto Nazionale di Astro Fisica) per aver saputo raccontare senza pregiudizi una possibile nuova tecnologia, per me si attesta su un 3 su 5 tondo; principalmente, in ragione del fatto che, a un terzo di film, la trama era già tutta sul tavolo.
Seconda serata con The Well (🇮🇹 2023, di Federico Zampaglione)
Una giovane restauratrice americana raggiunge palazzo Malvisi in quel di Sambuco, nella valle dell'Aniene, per restaurare un quadro danneggiato dalle fiamme per conto di un'affascinante Duchessa. Ma via via togliendo la fuliggine dalla tela, scoprirà il terribile segreto che quell'isolato maniero nasconde.
Siamo di nuovo davanti a un Federico Zampaglione (frontman dei #Tiromancino) in amore con il suo genere preferito, l'#horror che - ed i nostri amici romani e suburbani sanno di cosa stiamo parlando - fa' risalire al trenino della casa degli orrori del LunEUR.
Il film scorre piacevolmente tra orrori, suggestioni, ed effetti ben fatti con una sempre in forma Claudia Gerini, ma per me si arena su un 3 su 5 per la fotografia piuttosto mediocre e per la - mi spiace - brutta interpretazione di Linda Zampaglione, giovane rampolla di Federico e Claudia: figli d'arte ok, ma che siano buoni. Certo, tutti dobbiamo imparare, e Zampaglione ci ha avvertito in sala di non avere grandi aspettative, però rimane un peccato perché poteva, con poco sforzo, esser un film di gran lunga migliore; per quanto comunque assolutamente piacevole.
Prima proiezione notturna,cominciata quasi all'una, con We Are Zombies (🇨🇦/🇫🇷 2023, di RKSS)
In un mondo dove gli #zombie camminano sulla terra, ma non mangiano cervelli né bevono sangue - semplicemente esistono - tre amici squattrinati e piuttosto combinaguai dovranno combattere contro i piani malvagi di una multinazionale della gestione dei "diversamente viventi" per salvare... la loro nonna.
Dal trio registico RKSS, autori di TurboKid per intenderci, una nuova zombie #comedy sui generis dove i morti viventi sono integrati con l'umanità in modo non rivoluzionario, ma originale.
Apprezzatissimo il messaggio dedicato al festival, dove gli autori anticipano questo film come molto "personale": ci suggeriscono di aver messo molto loro stessi nel film, e non sarà un caso che i protagonisti sono 2 ragazzi un po' marginalizzati e una ragazza dura ma anche solitaria.
Fotografia e regia, con quel giusto condimento di #splatter che non esagera, ci regalano una pellicola davvero ideale per le vostre serate a zombie scansonate: per me, un 4 su 5.
Seconda giornata di fila con 5 proiezioni e il jet-lag comincia a farsi sentire 😄
La giornata di ieri comincia con il secondo appuntamento dell'European Fantastic Shorts e stavolta è stato davvero difficile decretare un personale vincitore, essendo la selezione di estrema qualità.
Per cui vi rovescio qui il mio podio, per magari riuscire a recuperare questi bellissimi corti attraverso lo #SciFi Club su MyMovies, piattaforma di distribuzione del festival.
3. Mångata ( 🇩🇪 2023, di Maja Costa, 16')
2. What-if-I ( 🇮🇹 2023, di Tommasoli e Traversa, 20')
1. Dark Cell (🇧🇪 2023, di Jean-Michel Tari, 25')
La giornata di lungometraggi invece comincia con Woken (🇮🇹/🇮🇪 2023, di Alan Friel).
Anna prende coscienza su un'isola poco abitata dopo un incidente che le ha fatto perdere la memoria durante una gravidanza. Non ricorda il marito e la coppia di anziani che si prende cura di lei, e le loro attenzioni cominciano a esserle soffocanti. Ma è quando degli infetti approdano sull'isola che capisce che qualcosa di molto più grande sta accadendo intorno a lei, ed ha tutta l'intenzione di fuggire per capire di cosa si tratta.
Invitandovi qui a seguire il threaddone di @malerbabomba sul Trieste Science + Fiction Festival che va avanti ormai da tre anni, eccoVi i vincitori di quest'anno, scritti in diretta alle premiazioni su carta di fortuna dalla nostra Anna (purtroppo non presente nel fediverso).
Come intuirete, Mars Express va visto: un 5/5 dalla la nostra cricca, premi meritatissimi!
@zakunin @materialgirl
@malerbabomba
("The Last Spark of Hope" anche no però. ) @zakunin @materialgirl
Il secondo Festival di fila sotto la direzione artistica di Alan Jones parte con molti più eventi collaterali dello scorso anno, e la nostra cricca di appassionati del festival non è stata da meno.
La nostra esperienza comincia con il duo sperimentale L'Impero della Luce, che ci ha guidato nei dintorni del teatro Rossetti alla scoperta di quel mondo invisibile fatto di echi, ritmi sincopati e frequenze insistenti che viaggiano nell'etere della città e si infilato in ogni, grata, tubo, centralina o interruttore: quello che hanno chiamato le Foreste Elettriche.
Sapevate, ad esempio, che i citofoni gridano sempre, ma nessuno li ascolta? O che rumore fa la 380V? O il ritmo dei lettori #NFC? Credo che quella scatolina semplice ma prodigiosa prodotta da SOMA sarà probabilmente nella mia wishlist di Natale.