In aeroporto mi ritornano in mente le parole di Paruyr Sevak - poeta dissidente di epoca sovietica - sentite in questi giorni. Altre considerazioni sul viaggio nei prossimi giorni.

"(...)We are few, but we are called Armenians
We do not put ourselves above anyone
Simply our fortune has just been so different
Simply we have just shed too much blood
Simply in our lives of centuries long
When we were many and when we were strong
Even then we did not oppress any nation
See, centuries have come and centuries have passed
Yet over no one have we become tyrants
If we have enslaved, only with our eyes
And if we have ruled, only with our books
If we have prevailed, only with our talents
And if we have ever oppressed,
it has only been with our wounds (...)"

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Oggi una considerazione sui danni che il marchio UNESCO può portare. Tempio pagano di Garni e Symphony of Stones, unici due luoghi - a parte i musei - in cui abbiamo pagato un biglietto per entrare. Per poi trovarsi umanizzati dei luoghi che lasciati "al naturale" avrebbero molto più facile.
A Garni giardini curati con grande spreco d'acqua in un'area praticamente desertica, lungo la Symphony of Stones - un canyon naturale scavato dall'acqua nel corso dei millenni - costeggiato da un tristissimo marciapiede in cui passa costantemente un trenino a motore modello trenino di San Luca. Il "brand" Symphony of Stones" è stato coniato da zero dall'UNESCO.
Nonostante tutto ciò i luoghi sono mozzafiato.
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Colori. Tanti, vari, diversi, che riempiono gli occhi. L'azzurro quasi irreale delle acque del lago, l'azzurro intenso del cielo, il giallo dei campi di grano, il verde dei prati, dei vulcani spenti e delle foreste, il rosso mattone delle croci di un cimitero del IX secolo e il grigio delle croci più recenti.
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So che nel fediverso abbiamo grandi cultori del brutalità sovietico. Ecco a voi la Sevan Writers House, a 2.000 metri, affacciata sul lago Sevan e con alle sue spalle il monastero di Sevanank. Per un periodo è stato un hotel, ora completamente abbandonato.
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Oggi gita fra Alaverdi, Odzun, Stepanavan e Vanadzor. Monasteri (fra cui gli unici patrimonio UNESCO dell'Armenia), santi, madonne (in tutti i sensi) e montagne spettacolari.
Tutto ciò grazie a compare Albert che, per la modica cifra di 30€ a testa, ci ha scarrozzato in giro tutto il giorno parlando dieci parole di inglese, ma usando Google Translate ogni volta che voleva comunicare.
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Il toot di oggi è dedicato alla marshrutka, маршрутка o ավտոբուս in armeno.
Quel mezzo di trasporto che sai che c'è (forse), non sai se parte, non sai quando parte (a discrezione del driver). Però è l'unico mezzo di trasporto pubblico che ti porta dalla seconda alla terza città dell'Armenia.
Grazie alla marshrutka 374 da Gyumri siamo arrivati a Vanadzor.

In foto le montagne che circondano Vanadzor e dei cuccioli di cane randagio carini carini.
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Fra fortezze in tufo nero, chiese in tufo nero e un'altra statua alla Madre Armenia, chiudiamo le 3 ore di treno e 14km di oggi con una meritatissima birra Gyumri a Gyumri!
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Oggi una full immersion nella natura e nella cultura di un Paese particolare che ci sta regalando paesaggi spettacolari.
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Ps: fra poco ci aspetta una degustazione di vini Armeni. Dopo potremmo non rispondere più dei nostri toot. :blobthinkingcool:

Oggi momento toccante del viaggio. Visita al memoriale e al museo del genocidio degli Armeni. 1milione e 200mila persone deportate e assasinate dal governo dei Giovani Turchi.
Poche parole, tanta rabbia e la consapevolezza che questo genocidio ha fatto da apripista nei metodi e nelle narrazioni a quelli che lo hanno seguito.
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Oggi visita al Monastero di Tatev, forse uno dei luoghi più suggestivi e noti in , ma vale assolutamente la pena.
Menzione d'onore per il tassista che ci ha riportato in città a Goris con una vecchissima Lada che faceva i 50 a fatica.

Intanto siamo sulla marshrutka, un piccolo bus da 15 post che ci riporta a Yerevan.
Nelle cuffie i Gogol Bordello, parte Wonderlust King:

"I traveled the world looking for understanding
Of the times that we live in
Hunting and gathering first hand information
Challenging definitions of sin"

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Pazienza e sono le parole chiave della giornata di oggi. Quando fai questo viaggi te lo aspetti, ma sono sempre pronti a stupirti. Ci sono bus che partono alle 09 di mattina da Yerevan per , ma aspettano di riempirli di locals per consegnare i turisti ai taxi collettivi (che costano quasi il doppio).

A parte questa nota di folklore. Oggi siamo a Goris, città armena abbastanza vicino al confine con il Nagorno Karabakh, quindi zona di conflitto latente (ultime pallottole sparate nel 2021) che ora cova sotto la cenere. Intorno non lo si nota se non per la presenza di qualche soldato per strada e degli elicotteri sopra le teste.

I paesaggi sono qualcosa di spettacolare. In foto le grotte di Khndzoresk che sono state abitate fino al 1950.
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Forse ormai l'avete capito, quest'anno ft. è in .
Prime considerazioni dopo i primi 20km a . Luogo strano, ma affascinante, un po' arabo ma non troppo, un po' russo ma non troppo, un po' europeo ma non troppo. Un luogo segnato da varie guerre anche recenti. Di questo tooteremo più avanti.
Oggi visita al Museo di Storia Nazionale con alcuni reperti archeologici davvero notevoli.
In foto la statua alla Madre Armenia che ha sostituito nel 1967 la statua di Stalin. Di fronte la fiamma eterna in memoria delle vittime di tutte le guerre.
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Carichə per una nuova edizione di ft. con @Watchfire
La foto qui sotto contiene spoiler sulla destinazione.

L'internet ci offre una bellissima foto di @enverdemichelis che canta il suo più grande successo con la presidente della Regione Emilia-Romagna

Da tempo cercavo un libro che potesse aiutare a navigare nella complessità del presente. Molto complesso, ma da leggere.

È stato ricordato soprattutto per i suoi libri più noti. Io preferisco ricordarlo per questo romanzo, forse il suo più complicato nello stile di scrittura, ma che lascia il segno come pochi.

Oggi sul Corriere la conversazione fra un grande statista e un grande uomo di calcio.
Ricordo quando fuori dalla sede in via Botteghe Oscure facevamo a gara io, il Vate, Cesare Prandelli, Trappattoni e @drugantibuzz a chi fischiava più forte.

Il Sommo è anche grande scopritore di talenti! O forse si è immedesimato nel personaggio.
Passiamo la linea a @drugantibuzz

Informazione di servizio
Sulla linea Bologna-Ravenna-Rimini tutti i treni sono cancellati causa maltempo. L'unico modo per arrivare a Bologna è via Ferrara.
Domani la situazione sarà uguale. Treni già tutti cancellati.

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