Amare un libro, odiarne l'edizione.
Pessimo lavoro editoriale di Fandango: orfane tipografiche, traduzione scadente, risparmio sui font (l'italico è quello che si ottiene in automatico inclinando il testo e non quello disegnato ad hoc).
Kasparov discutibile quando magnifica l'automazione senza muovere alcuna critica al sistema.
Quando però inizia a raccontare la sua sfida (persa) contro il computer, il libro diventa epica filosofica: momenti di esaltazione, paure, sgambetti, crolli emotivi, analisi lucide, cecità improvvise, botte da orbi, sospetti, bluff, sudori freddi - il tutto intorno a 32 pezzi di scacchi.