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Oggi è morto Ibrahim Gökçek, bassista di Grup Yorum.

Aveva interrotto l'altroieri il suo sciopero della fame,
dopo 323 giorni,
dopo aver ottenuto la vittoria simbolica per cui lottava.

anfenglish.com/news/grup-yorum

A Istanbul la Polizia turca attacca con proiettili di gomma e lacrimogeni la folla che si è raccolta per il funerale di Ibrahim Gökçek, bassista di Grup Yorum morto ieri dopo 323 giorni di sciopero della fame.

Il quartiere è Gazi, abitato prevalentemente da alevi e curdi, ed il posto esatto in cui si trova la salma di Gökçek è un luogo di culto degli alevi, minoranza religiosa.

Le Turchia mantiene fede alle sue tradizioni.

anfenglish.com/news/police-att

E siamo già a dare aggiornamenti.

La polizia turca irrompe nel luogo di culto, sequesta la salma ed arresta diverse persone, tra cui gli avvocati

anfenglish.com/news/goekcek-s-

Neanche un mese fa moriva Ibrahim Gökçek, dopo 323 giorni di sciopero della fame interrotto troppo tardi, solo dopo aver ottenuto dalle autorità turche la disponibilità a discutere la possibilità di tenere concerti per il suo Grup Yorum.

Dopo meno di un mese dalla sua morte il governatore di Istanbul ha rifiutato il permesso per un concerto, nove ore dopo aver ricevuto la richiesta, dandone comunicazione solo su una pagina web.

anfenglish.com/culture/grup-yo

Dedicato a quelli che "bisogna ripudiare le proteste violente, la non-violenza è l'unica via".

@naivespeaker Dici che avrebbe ottenuto il permesso con le molotov?

@cirku17
La ringrazio della domanda, che mi dà l'occasione di chiarire la mia posizione,
cosa opportuna date complessità e delicatezza dell'argomento.

Stima, rispetto e dolore

per i componenti di Grup Yorum che recentemente sono morti lottando in modo nonviolento,

per i molti che sono morti in questo modo prima di loro,

per quanti stanno percorrendo e purtroppo percorreranno in futuro la loro stessa via.

Nessuna intenzione di criticare la loro scelta, nessuna pretesa di indicare strade migliori.

La loro scelta merita il massimo rispetto.

1/2

@cirku17

L'invettiva del toot è rivolta ai "culi al caldo" bigotti ed ipocriti
che impugnano superficiali slogan "nonviolenti" contro ogni accenno di protesta,
mentre nulla fanno per aiutare chi lotta in modo nonviolento,
lasciandolo crepare nell'indifferenza dopo
t r e c e n t o v e n t i t r e giorni di sciopero della fame.
La loro "nonviolenza" è solo un'altro strumento di repressione.

L'invettiva del toot è contro l'ipocrita e fallimentare sistema internazionale dei diritti umani,
che in casi come questo di Grup Yorum tutti possiamo valutare,
ma che molti altri casi che si consumano nel silenzio non riescono neppure a ricordarci.

Questo restando nel merito di questo toot.

Il tema della nonviolenza sta a fatica nella cornice di un microblog,
ma forse più in là proverò a spiegarmi anche in generale.

2/2

@cirku17 @naivespeaker La scelta violenza/non violenza è,di fatto,contestuale non si può recriminare nulla a nessuna delle due scelte in un contesto come quello turco/siriano dove è in atto una persecuzione che oltre l'etnico è politica(Ricalca quella nazista di hitler)

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