Sabato mattina.
Sole e cielo azzurro.
Mezzo lockdown.
Lo smarrimento del "che fare?"...

E allora giù con falciatrici, motoseghe, motozappe, mole e trapani.

Ed è finalmente La Vita che torna.

Dimenticavo decespugliatori e soffiatori a scoppio.

C'è un'orchestra intera.
Jam session sincopata.

Ed io fremo nell'inazione.

Ho trovato anch'io due rametti da tagliare. Ho chiesto una motosega.

Benché non abbia ottenuto la motosega decido di partecipare alla competizione, soprattutto per tutelare la mia immagine virile presso il vicinato.
Esco armato di tutto punto con forbicine, roncola e segaccio a mano.
Certo non è la protesi fallica Husqvarna da 2 kW, ma tocca arrangiarsi con quel che c'è.

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Ho appena cacciato la committenza rifiutando di tagliare un rametto che secondo me non ostruisce il passaggio, quando dall'altra parte della strada appare la vicina dirimpettaia.

Abbiamo fatto le scuole insieme, poi mai scambiato più di un ciao, l'ultima volta forse dieci anni fa.

Mi rivolge la parola.
Mi dice: "Questo pino dovrebbe essere abbassato, è troppo alto. Devi vedere come si muove quando c'è il vento forte."
"E' un albero sano, non ha problemi."
"Potrebbe cadere e fare dei danni. Noi il nostro albero lo abbiamo abbassato. Anche il signor XYZ ha abbassato il suo."
"E' un albero sano, non ha problemi."
"...
... comunque valutate voi, è vostro..."
"Valuteremo."

Valuterò il suo suggerimento.

Abbiamo fatto le scuole insieme, so che ha mandato a memoria il mistero della moltiplicazione.

COVID portaci via.

@naivespeaker ma da quanto tempo han trasformato il pino argentato in cedro del libano?/son fuori di zucca)

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