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Quando eminentissimi psicologi e pedagoghi insorgono dicendo che "i compiti a casa sono inutili" a meno che "non siano compiti 'di realtà' (???), cioè che contemplino compiti pratici e problemi pratici da risolvere - ovviamente nell'ottica della preparazione al lavoro" io divento pazzo.

Lo studio individuale a casa, la rielaborazione delle informazioni, e sì, anche lo studio mnemonico - soprattutto alla primaria - sono fondamentali per sviluppare la memoria, l'autonomia nello studio e la rielaborazione di quanto appreso.

I ragazzini che seguo sono INCAPACI di leggere un testo e capirlo da soli, non sanno rielaborare nessuna informazione.

Le mostruosità che derivano da questa barbarie sono sotto gli occhi di tutti.
Un liceale di oggi è bravo quanto uno di quinta elementare di 30 anni fa.

@neurob Però che il carico didattico italico sia statisticamente più elevato che all' estero è un dato oggettivo. Per dirti in quarta elementare i compiti di matematica assegnati in Italia sono il 3,3 volte superiori a quelli francesi e superiori del 50% a quelli spagnoli e finlandesi. In Scienze i compiti 8 volte superiori ai francesi, doppi rispetto agli spagnoli e tripli rispetto ai tedeschi.

Nella scuola media, il tempo compiti imposto agli italiani è da tre a quattro volte superiore rispetto a Francia, Portogallo e Finlandia. Ora io non esperto ma ho come il sospetto che -a fronte di una mole massiccia di compiti- se non riesci a capire il testo il problema è a monte.

@unknow Io non vorrei mai sostenere l'orrenda tesi della "superiorità italica", ma quando ero dottorando alla Normale i ragazzi che venivano dalla Sorbonne non sapevano collocare Dante nel secolo giusto (perché si occupavano di Rinascimento, e al di fuori di quello non sapevano nient'altro) o vi erano classicisti di Ginevra, ricercatori e dottori di ricerca, che non sapevano chi fosse il cane Argo nell'Odissea.

A me non interessa cosa fanno gli altri paesi (che sfornano anche loro persone ignoranti), ma se per imparare bene a suonare il pianoforte devi esercitarti almeno tre ore al giorno a casa, perché per studiare invece no? Perché è difficile far capire che lo studio È ANCHE SACRIFICIO e chiunque preferisce uscire a giocare che fare i compiti?

@neurob che i dottorati/ricercatori italiani abbiano una preparazione più trasversale dei colleghi europei è vero ma non son sicuro se sia un merito del nostro sistema o piuttosto un effetto collaterale di una mentalità vecchia di insegnamento universitario + necessità di sopravvivere al dottorato e ad un sistema che non funziona (lo sai bene quanto me). Che poi il risultato sia un “vantaggio” son d’accordo, e come dici a volte viene sfruttato per far passare il messaggio di “noi italiani siamo meglio”.

Come son d’accordo anche con il fatto che ormai scuola/università siano improntate alla formazione di macchinette incapaci di collegare argomenti disparati. Poi ci sta, come detto da @unknow e @bluberrycookie che il carico compiti+scuola sia troppo, ma mi pare si stia parlando di angolazioni diverse dello stesso problema.

@neurob @unknow sicuramente tutte le riforme fatte negli ultimi 30 anni hanno rotto il sistema scolastico che non è più in grado di trasmettere conoscenze anche basilari se la gente arriva alla laurea che non sa scrivere correttamente in italiano. Però vorrei aggiungere un altro elemento (e parlo in particolare della scuola secondaria): quando ero ragazzo io trent'anni fa la vulgata era che prendere il pezzo di carta ti avrebbe permesso di accedere a lavori meglio retribuiti. Quest'idea ha iniziato a scricchiolare già a fine anni '90 (quando io ho iniziato l'università) ed è entrata definitivamente in crisi dopo il 2008. A causa del peggioramento generale delle condizioni di vita e di lavoro degli ultimi 30 anni e della svalutazione del titolo di studio, oggi nessuno sano di mente sosterrebbe più una cosa del genere. ->

@neurob @unknow inoltre le famiglie sono tendenzialmente più povere di soli 20 anni fa e hanno meno incentivi a mantenere i propri figli per farli studiare per più tempo (per poi trovarseli disoccupati anche dopo la laurea?). Ora io mi metto nei panni di un ragazzo di 15-16 anni di oggi: perché dovrei studiare se tutti i laureati che conosco vivono vite precarie e guadagnano salari da fame mentre chi ha mollato gli studi presto e magari si è messo in proprio gira in paese col macchinone? (C'è anche chi ha mollato gli studi e guadagna salari da fame naturalmente ma non cambia nulla del mio discorso).

@brokenlink @unknow

Questa cosa della svalutazione dello studio è verissima. Ma a maggior ragione lo studio significa uscire fuori dalle logiche capitalistiche.

@neurob @unknow capisco quello che intendi e posso condividerlo ma vaglielo a spiegare a un ragazzino o ai suoi genitori?

@neurob io ho qualche problema con il concetto di sacrificio, perchè fa passare l'idea che lo scopo sia soffrire e sacrificarsi e non raggiungere un risultato, è lo stesso principio per cui da noi si passa più tempo sul posto di lavoro rispetto ad altri paesi ma la produttività è minore perchè l'importante è far vedere che ti sacrifichi. Per questo preferisco di gran lunga quello di impegno.

Poi non metto in dubbio che gente della Sorbonne che non sappia collocare Dante, una compagna di master di una mia amica all'Università Americana di Beirut rimase stupita che nei programmi italiani delle superiori ci fosse la scuola di Francoforte. Andando però oltre le biografie individuali vediamo che nei test comparativi (criticabili fin che si vuole ma sempre dato empirico) scopriamo che gli italiani si piazzano maluccio.

1/ continua

@unknow Sì, anche io preferisco la nozione di impegno, probabilmente mi sono espresso usando un lessico poco adatto.

Gli italiani vanno molto male e sono ignoranti perché la scuola, dall'inizio degli anni 2000, è lentamente precipitata, e soprattutto si è precarizzata cronicamente. Ha perso valore e prestigio, e la cultura è stata svalutata in ogni forma.

Quindi sì, noi italiani siamo ignoranti perché la scuola fa schifo.

Per questo votiamo i fasci.

@neurob @unknow però chi vota i fasci ha fatto (o almeno iniziato) la scuola anche prima degli anni 2000.

@neurob 2 Ora, è evidente che c'è un problema ma pure che lo strumento per affrontarlo è sbagliato. Di fronte a una scuola martoriata dai tagli la soluzione è scaricare sulle famiglie: non sai? Benissimo studiatelo a casa, non capisci è colpa tua che non studi abbastanza. Io non sono contrario a una piccola quantità di compiti a casa (pure se per un discorso di classismo preferirei si aumentassero le ore di scuola, differenziando le attività) però se uno studente non sa leggere un testo non risolvi il problema con i compiti a casa, avrebberopiù senso ripetizioni e studio di gruppo che è costruttivo se fatto in classe, dove tu puoi essere democraticamente a disposizione di tutti e personalizzare l'intervento. Invece ora come ora si naturalizza lo stato presente delle cose, in uno scarico di responsabilità continuo.

2/fine

@unknow Sì sono d'accordo.
Anche io sarei per uniformare la giornata lavorativa degli insegnanti a 36 ore effettive a scuola, incrementando quindi il tempo che si sta in classe, potendo fare laboratori pomeridiani, e aumentando le ore vere di "formazione", smettendola con la cretinata degli orari scolastici centellinati tra mille materie inutili.
Utilissimo lo studio di gruppo (non sufficiente, il momento individuale nello studio per me resta fondamentale), e utilissima una scuola diversa.

Le famiglie non dovrebbero pensare all'educazione, se la scuola scarica su di loro la responsabilità al 99% fanno solo cazzate.

@statussquatter @unknow @neurob lo studio come sacrificio? 5 anni a soffrire sul latino e non sono sicuro nemmeno di ricordare tutte le declinazioni. Facevo gli integrali, non so più fare neanche le divisioni a due cifre. Quello che ancora ricordo, e me ne ricordo di cose imparate decenni fa, l'ho imparto senza sforzo, perchè mi nteressava. Posso dirvi, che so, tutte le canzoni in oridne di dozzine di album, anno di pubblicazione, formazione della band, ma i 7 re di Roma, magari li sbaglio.

@statussquatter no ma in effetti la mia scrivania fa schifo (il dinosauro è lì perché ha subito un difficile intervento alla gamba e deve stare a riposo per 12 ore)

@neurob

@neurob ma infatti quelli delle elementari di 30 anni fa sono i 40enni rincoglioniti di oggi che fanno figli per noia e fanno pure gli alternativi, sotto certi aspetti meglio il coatto con la golf modificata strafatto di coca

@kdra non lo pensi davvero dai...

Quelli strafatti di coca con la golf modificata mi hanno reso la vita impossibile

@neurob sotto certi aspetti si, tipo il subwoofer che fa tremare le finestre quando passano sotto casa

@kdra beh, a me queste persone, quando ero alle medie, mi minacciavano e menavano, e ho sempre odiato la loro spacconeria, ho desiderato spesso che finissero sotto un tir.

@neurob penso abbiamo tutti avuto a che fare con tipi del genere. Comunque il punto del mio post erano i quarantenni rincoglioniti, la storia dei coatti è un po provocazione frutto dell'esasperazione nei loro confronti.
Altra provocazione inutile: magari senza di loro adesso saresti tu ad andare in giro col golf a cacarmi il cazzo.

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