01 Prendo una piccola pausa dai VGO per una nuova rubrica: commentare tutte le copertine della rivista Load'n'Run, perché l'estetica anni 198x è il mio spazio sicuro. Metto un # così potete silenziare o seguire l'argomento, a vs. piacimento.

Partiamo con il n.1 del gennaio 1984.

È una rappresentazione 3D in wireframe di quelle che si trovavano nei libri tipo "Il Grande Libro dell'Informatica" per dimostrare cosa poteva fare un computer. Chiaramente non fu disegnato con uno Spectrum visto che i vettori non hanno il colour clash. L'attribuzione "photo by Eidos" non ci aiuta per niente, visto che ci sono almeno un migliaio di aziende che si chiamano così, per cui l'origine è sconosciuta.

La cassetta in primo piano è un disegno che ritroveremo.

L'ossessione per il wireframe è una cosa del periodo:
youtube.com/watch?v=HLEKKug4f4

02-03 Proseguo velocemente con il n.2 e il n.3.

N. Marini è molto probabilmente Nadia Marini, che dopo divenne direttrice tecnica della rivista sostituendo Arsenio Spadoni.

Questi sembrerebbero proprio dei collage di foto (c'è la cassetta del n.1) e degli sfondi astratti provenienti chissà dove. È possibile che fossero immagini di stock che Marini poi ha assemblato?

Per ora le riviste sono ancora di solo 4 pagine, di cui una è la copertina, una è una pubblicità di un'altra rivista dello stesso gruppo editoriale (Astronomia2000 o Elettronica2000) e un'altra è la campagna abbonamenti. Di tutta la rivista rimaneva una sola pagina per il colophon e la descrizione dei programmi sulla cassetta.

04 Questo invece... bho?
Sembrerebbe un androide con la testa a tentacoli che cerca di prendere al volo della frutta low poly (e l'onnipresente cassetta del n.1) su un pianeta alieno. Quasi sicuro è una cover di un gioco dell'epoca, ma non sono mai riuscito a scoprire quale.

I programmi di ricerca per immagini non trovano nulla, e non c'è scritto alcun riferimento all'autore o l'autrice.

È una delle mie copertine preferite. Quel cielo con sfumature non-terrestri trasuda immaginario anni '80 da ogni singolo tratto, quando ancora il futuro ci aveva promesso viaggi intergalattici e sarebbe andato tutto benissimo.

Se fisso quest'immagine per più di un minuto riesco a sentire gli Human League cantarmi Fascination all'orecchio.

05 Questa copertina è una delle più appaganti dal punto di vista cromatico. Sorvoliamo sul "masters'pieces", concentriamoci sul soggetto.

Di primo acchito sembrerebbe la cover di un videogioco, ma quale? La presenza di uno ZX Spectrum con cassette tradisce forse una certa appartenenza a qualche immagine promozionale. Curiosamente il case è bianco e non nero, il che non è comune. Potrebbe essere il disegno un clone dato in licenza (tipo il Timex, ma era più sul grigio e non aveva l'arcobaleno) oppure è un riferimento all'edizione speciale che fecero per il milionesimo computer venduto.

Oppure è un errore nel disegno, o una licenza poetica perché bianco era più bello a vedersi.

Non essendoci nessun accredito, è difficile capire la provenienza di quest'immagine.

06 Finalmente un risultato dai motori di ricerca per immagine! Questa immagine fu usata anche per la pubblicità di un dispositivo Roland. "There's a concerto in your computer" però ha poco a che vedere con le limitate capacità sonore dello ZX Spectrum (la famosa musica 1-bit youtube.com/watch?v=UUpvQEfMJs ).

Il cielo è diverso e c'è anche un pentagramma impazzito, probabilmente le due versioni fanno parte della stessa serie di immagini stock. Né sulla rivista né sulla pubblicità c'è nessun tipo di accredito.

07 Wow, la prima copertina sensata! C'era in palio un viaggio a New York e in copertina c'è... New York!

Tranne il cielo, che per un motivo oscuro è diventato magenta, il resto è chiaramente una foto presa da una televisione. Se guardate bene infatti il primo palazzo a sinistra è curvo, questo perché anche lo schermo lo era.

Dalla palette avrei giurato fosse un'immagine fatta su un Commodore 64, ma a ben guardare c'è traccia di colour-clash e quindi... non sono così sicuro. Le televisioni a tubo catodico mischiavano fra di loro i colori, tanto che i puristi tengono sempre monitor CRT per il retrogaming.

L'interno della rivista ha l'immagine per intero:
laxdelzx.altervista.org/Lnr/Ln

È anche il primo numero ad avere più pagine. C'è anche il mercatino.

08 Finalmente riusciamo a dare un nome e un cognome all'artista! La copertina del n.8 è di Andy Zito!

Come l'ho scoperto? Tramite il motore di ricerca inverso TinEye ho trovato la rivista statunitense Microkids che aveva la stessa copertina ma che, a differenza di LnR, citava l'autore, Andy Zito:
digitpress.com/library/magazin

Andy sembrerebbe essere la stessa persona di andyzito.com ma il sito è in Flash e non si vede nulla, occorre Ruffle e comunque questa illustrazione non c'è.

TinEye ha trovato anche l'immagine originale su un sito di immagini stock, che però non è più online.

09 Come già scritto prima, questa copertina è presente all'interno della rivista Microkids del marzo 1984. Non è come ricordavo una cover di un gioco ma la pubblicità di una serie di fiction interattive della serie "Empire" (e anche di altre ispirate alla serie TV "Il Prigioniero"). Quella gigantesca pesca al centro è il logo della Peachtree Software, sviluppatrice del gioco.

archive.org/details/a2_Empire_

Materiale per VGO! Chi l'ha giocata dice che sembra essere una versione a videogiochi di Scientology:
crpgaddict.blogspot.com/2013/0

Invece sono inspiegabili quei solidi geometrici a destra, la casetta e il pallino sotto. Trasferelli?

10-11-12-13 Dal n.10 al 13 non sono riuscito a capirne l'origine. Sembrerebbero copertine di riviste estere, o magari pubblicità o ancora cover di videogiochi. I motori di ricerca per immagine falliscono miseramente e sulla rivista non c'è nessuna indicazione.

La copertina del n.12, quella con tutti i personaggi, è usata anche nella versione spagnola di LnR.

archive.org/details/lnr-zx-esp

14 E poi BAM! Flight Simulator! Quel "Microsoft Courtesy" toglie ogni dubbio.

La schedina parlante probabilmente è il Currah µSpeech che serviva per la sintesi vocale (ci riusciva anche il cicalino, ma con... grosse difficoltà di espressione).

15-16-17-18 Un poker di copertine di videogiochi. Trattasi di:

- Death Cruiser per ZX Spectrum
spectrumcomputing.co.uk/entry/

- River Raid
en.wikipedia.org/wiki/River_Ra
l'immagine è presa dalla box-art del MSX (sebbene sia accreditata alla Philips, mha?)
generation-msx.nl/software/act

- Satellite Attack per Philips Videopac
videopacgames.wordpress.com/vi

- Laser War sempre per Videopac
silicium.org/oldskool/console/

Questi numeri sono accomunati anche dai concorsi a premi. Tranne nel primo caso, in cui è premiato un disegno, negli altri si premia il software originale.

In palio: una Clivemobile (!!!), un Currah µSpeech, un Microdrive e un viaggio a Londra.

Sulla Clivemobile (in realtà il vero nome sarebbe Sinclair C-5) ci sarebbe da scrivere... molto... it.wikipedia.org/wiki/Sinclair
mi piacerebbe conoscere chi la vinse.

19 Questa... bho... sembrerebbe una pubblicità di qualcosa. L'ambientazione è sicuramente quella di 2001, ma il computer raffigurato non riesco a capire cosa sia. La forma romboidale dei tasti funzione sembrerebbe suggerire un Atari ST, che in effetti usciva proprio nel 1985.
it.wikipedia.org/wiki/Atari_ST

Nella rivista è citato "Lee Noel courtesy". Cercando Lee Noel paintings/drawings/illustrator escono fuori dei disegni di un tale che effettivamente faceva grafica per riviste in cui si trattava di Atari ST, però al momento non sono riuscito a trovare la fonte.

Ironicamente in palio c'era un Sinclair QL, che era un po' la risposta di Sinclair ai nuovi home computer, fra cui l'ST.

20 Oooh questa era difficile! Trattasi di un gioco tedesco per Commodore 64 chiamato Zauberschloss (Magic Castle in inglese). Uscì sulla rivista Happy Computer come programma in BASIC da ricopiare e non so dirvi molto di più perché tutte le informazioni che ho trovato sono in tedesco.

c64-wiki.de/wiki/Zauberschlo%C

La rivista si chiamava Happy Computer, la casa sviluppatrice Happy Software. Tanta felicità.

L'autore di questa copertina si chiama Marius. Forse Marius Müller ma non ci metterei la mano sul fuoco.

21 Questa è forse l'immagine più anni 1980 di tutta questa rassegna.

Palazzi futuribili, pianura a scacchi, cielo di colori astratti e stelle, ufi in avvicinamento, la Terra distante a ricordarci che siamo nello spazio.

La cartolina gratis annunciata è l'immagine stessa della copertina. Il credito è dato a una certa "Audiovisual Computer" che forse si classifica nella top 100 delle aziende col nome più generico di sempre. Anche se fosse ancora in attività, sarebbe impossibile da cercare.

L'omaggio allegato fa pensare che fosse un disegno fatto apposta per la rivista. Peccato che si trovino solo scansioni a bassa risoluzione, sarebbe stato un ottimo sfondo.

22 Un altro anno è passato ormai.

Immagine tematica natalizia, ma priva alcun riferimento all'autore o l'autrice. Può provenire da qualche stock. Mah.

Il calendario in regalo non me lo ricordo e non sembrano esserci scansioni di esso.

23 La copertina più patocca di sempre. Uno zoom esagerato, tanto da mostrare le scanlines, di Panic Planet, una versione per C64 di Space Panic, decorato a caso con esplosioni e aeroplani.

csdb.dk/release/?id=49661

Non c'è riferimento su chi abbia fatto la foto. Chissà se è originale o se l'hanno presa da qualche rivista.

Se aveste curiosità, quel jet è l'aereo sperimentale Grumman X-29.
it.wikipedia.org/wiki/Grumman_

All'interno della rivista, a pagina 15, c'è la stessa bandierina a tastiera di Spectrum del n.9.

24-26-28 Finalmente si degnano di scrivere nome e cognome dell'autore. Queste ed altre copertine sono tutte opera di Milko Mrsek e il suo ZX Spectrum. Non so chi sia ma sicuramente conosceva Daniele Zambrini, l'autore di Sexy Black Jack che ha la stessa immagine del n.24 come loading screen. Il gioco è presente proprio nel 24, il che fa di esso l'unico numero che ha in copertina un gioco realmente presente sulla cassetta.

Il tema calcistico invece è per via di Mexico '86.

25 Avrei dovuto leggere questa rivista prima delle altre. Sì perché c'è un bell'errata in cui c'è scritto che l'immagine del n.24 (Marilyn Monroe) non è di Milko Mrsek ma proprio di Daniele Zambrini. In effetti questo ha più senso.

Copertina di questo mese è il motivo per cui amo la grafica anni '80. Bastava mettere un coso su uno skyline di una città ed era già futuro. Non si preoccupavano di significare chissà che cosa, non si rotolavano nelle pastoie semantiche dell'"oddio forse non mi capiranno": facevano un cilindro viola e lo mettevano su nel cielo, perché è giusto così. La colpa era nostra che non avevamo cilindri viola sopra i nostri tetti, non del grafico.

L'attribuzione di questo capolavoro è la NEC, il che significa che forse era una pubblicità, oppure chissà cosa. Non ho trovato l'origine per cui tant'è.

27 Altra copertina presa da videogioco o pubblicità di esso. Per quanto mi ci impegni non riesco a trovarne l'origine.

L'accreditamento è WT. WT cosa?! Aaargh!

32-33-34 ...a cui segue un altro trittico, stavolta a vari temi, sempre di Milko Mrsek.

Vale la pena notare che le foto prese dai monitor CRT prendevano una certa luminosità, diversa da quella che si aveva dal vivo o con gli emulatori di adesso.

35 Finalmente! Perché questa rassegna qui doveva arrivare. Dal n.35 in poi si alterneranno in copertina delle locandine di film spesso mai usciti e poi finite in chissà quali cataloghi di immagini.

Questo ad es. era per il film InHuman, film mai rilasciato della casa di produzione Empire ( en.wikipedia.org/wiki/Empire_I ) come giustamente riportato nei crediti. L'originale è stato venduto da poco e quindi era disponibile una foto dell'originale. L'autore è Lee MacLeod (potrebbe essere leemacleod.com/ ).

L'immagine fu usata anche per le versioni DVD e VHS di certi film italiani horror, come ne "Il Prato Macchiato di Rosso". È buffo vedere come certe immagini prendano vie così inaspettate.

36-37 Ultime due copertine di Milko Mrsek. Notevole la rivisitazione del mito di Andromeda, in cui la sfortunata eroina sfoggia un bikini in lycra rosso. Paradossalmente non sarà la prima volta che un personaggio della mitologia greca porterà tale indumento, vedrete.

38-40 Due copertine senza attribuzione. La bagnante è sicuramente fatta con lo ZX Spectrum, l'altra mmm... sembra avere più di 8 colori. Forse un'Amiga? La ricerca per immagini non restituisce nulla e quindi, a meno che qualcun di voi le riconosca, non sapremo mai di chi sono.

Le "poke" citate in copertina sono cheat dei videogiochi. POKE è il comando che in BASIC serve per scrivere direttamente nella RAM, funziona così:
POKE <indirizzo>,<byte>

scrive <byte> all'indirizzo <indirizzo>

Se ad es. nella routine che toglie 1 all'energia del ns. personaggio andiamo a sostituire a quell'1 un bel 0, ecco che abbiamo energia infinita!

Inutile dire che ora che ci sono le Poké Bowl, per me sono ciotole di cheat per videogiochi.

41-42 Altre due copertine, altre due immagini fatte presumibilmente con Amiga o Atari ST. Non c'è attribuzione e quindi bho.

43 Aaaaah! La copertina di Game Over! La malvagia regina galattica Gremla, protetta da uno dei suoi terminator, ci lancia uno sguardo di sfida sfoggiando un outfit fatto di molto poco.

Il disegno è di Luis Royo per la spagnola Dinamic. La versione internazionale, pubblicata dall'inglese Imagine, fu censurata con uno screenshot del videogioco.

Gremla tornerà fra qualche numero.

44 Quando dicevo che sarebbero tornate le eroine della mitologia greca in bikini di lycra rosso non mentivo. Questa è Athena, protagonista dell'omonimo arcade. Autore del disegno Bob Wakelin.

Ora qualcun potrebbe scandalizzarsi di disegni come questo su una rivista di videogiochi (o su un videogioco) che comunque era destinata anche a bambini e bambine, ma in quel periodo il nudo non era considerato particolarmente scandaloso. Riviste come Panorama o L'Espresso avevano spesso foto sexy o ammiccanti in copertina.

45-46-47-48 Una serie di cover di videogame a caso. In questi casi l'accreditamento c'è, sebbene non preciso, per cui sono riuscito a capirne la provenienza.

- Star Raiders II (e non Star Raid)
mobygames.com/game/star-raider

- Red Arrows
mobygames.com/game/red-arrows

- Bride of Frankenstein (e non Frankenstein)
mobygames.com/game/bride-of-fr

- Bounces
mobygames.com/game/bounces

49-50-51 Continuano le cover con:

- Super Huey
mobygames.com/game/super-huey-

- Cosmic Causeway: Trailblazer II (in realtà si sono dimenticati il titolo, hanno solo messo Gremlin)
mobygames.com/game/antstream/c

- Dunjunz
en.wikipedia.org/wiki/Dunjunz

I crediti di queste immagini spero siano nelle rispettive pagine di Mobygames. Di Dunjunz non l'ho trovata, forse deve essere ancora scritta.

52 Ecco un altro film misconosciuto, difficile da trovare perché ufficialmente non si chiama "Deathline" ma "Sno-Line", tradotto in italiano "La strada della coca". IMDb dice che il primo titolo fu usato la localizzazione inglese della videocassetta. Strano ma tant'è.

Dalla descrizione sembrerebbe un film d'azione, di quelli in cui non si riflette molto. A dirigerlo tal Douglas F. O'Neons alla sua prima e unica regia.

imdb.com/title/tt0088139/refer

53 Oh se non è un filmone Mamba...

imdb.com/title/tt0095126/refer

La storia: un programmatore decide di vendicarsi della ex lasciandola chiusa nel suo appartamento con un serpente velenoso comandato a distanza da un computer che rilascia ormoni.

La premessa è cretina esattamente come il resto del film. Notevole la scena in cui la bella Trudie Styler si rifugia sul frigorifero lanciando gli alimenti al serpente urlandogli "vaffanculo vaffanculo".

Regia di Mario Orfini, alla sceneggiatura Lidia Ravera e alle musiche Giorgio Moroder.

Alcuni momenti salienti, così non vi tocca guardare tutto il film:
youtube.com/watch?v=ouNzakU8Dk

54 Anche questo è accreditato correttamente, il film si chiama proprio "Eye of the Eagle".
imdb.com/title/tt0091026/refer
Cirio H. Santiago è produttore, assieme a Roger Corman, e regista di questa pellicola d'azione.

L'immagine sembrerebbe provenire dalla copertina della videocassetta.

55-57-59-63 Ultima infornata di copertine di videogiochi.

Nell'ordine abbiamo:

- Gunship (non accreditato, trovato grazie alla ricerca per immagini)
mobygames.com/game/gunship

- Super Hang-On (erroneamente accreditato come Racing)
mobygames.com/game/super-hang-

- Nemesis (nome europeo di Gradius)
mobygames.com/game/gradius

- Rygar (non accreditato ma facile da riconoscere)
mobygames.com/game/rygar_

Dal gennaio 1989 i giochi passano da 16 a 10. Da mo' sono spariti i programmi dei lettori e le utility. Inoltre molti titoli sono già usciti in passato o mancano dei pezzi. Qualcosa stava per finire.

56 È tornata Gremla e i suoi outfit da regina malvagia interstellare!

Il gioco è Game Over II della spagnola Dinamic. Come artista non è segnato Luis Royo ma Alfonso Azpiri (
en.wikipedia.org/wiki/Alfonso_ ).

Game Over II ha una storia strana, forse già ne scrissi in uno dei VGO. Il gioco originariamente si chiamerebbe Phantis e avrebbe come protagonista un'eroina al salvataggio del compagno.
Fuori dalla Spagna però aveva avuto molto successo il gioco Game Over, sempre della Dinamic, così rinominarono il gioco Game Over II, cambiarono la protagonista Serena con il protagonista di Game Over et voilà il sequel è pronto. Del resto tutta la prima parte è da farsi in astronave, per cui non dovevano nemmeno fare grosse modifiche.

58 Dopo locandine di film mai visti, cover di videogiochi mai sentiti, disegni di gente semi-sconosciuta, bam! Robocop!

60 Questa è strana! È un'immagine, accreditata a tal B.Iwamura, della quale so dirvi pochissimo.

Sembrerebbe fatta a tecnica mista, visto che i disegni sullo sfondo sembrerebbero avere una risoluzione diversa.

Mi piacerebbe saperne di più, davvero.

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61 Copertina risolta dai motori di ricerca, che mi spedirono direttamente al profilo Twitter del possessore dell'immagine originale.

nitter.net/Jarred_Hageman/stat

Intercept (1986) sarebbe dovuto essere prodotto dalla Trans World Entertainment ma non fu mai realizzato. Chissà che storia sarebbe stata, con quel pilota con la tuta mezza statunitense e mezza sovietica.

Altrettanto chissà come sia arrivata alla redazione di Load'n'Run.

L'autore del poster è Greg Winters.

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62 Questo disegno è un concept art di Jack Kirby per il film Mandroid, originariamente chiamato Mindmaster.

imdb.com/title/tt0107505/refer

La questione del cambiamento di nome non fu proprio indolore, ci furono cause dietro. Potete leggerle a pag.42 e 43 di Jack Kirby Collector 77.

Curiosamente Mandroid sembrerebbe partire dalle stesse premesse di Hardcore Henry, un film del 2015 che, ah... rischiavo lo spoiler!

64 E così siamo arrivati all'ultimo numero. Non so chi sia l'autore o l'autrice di questo caccia, probabilmente copertina di qualche videogioco a tema aeronautico, ma quel che rappresenta è forte. È praticamente quella parte di infanzia che se ne va lasciando una nube oscura alle spalle, e noi non possiamo fare altro che salutare quel jet che non tornerà più.

Dubito che la redazione si aspettasse di chiudere a ottobre del 1989. Nonostante gli ultimi numeri non facessero così pena come quelli dell'inizio dell'anno, gli home computer a 8 bit erano destinati a essere soppiantati da macchine più moderne, e io avrei dovuto attaccare le scuole medie.

A volte ho un po' il rimpianto di essere stato solo uno spettatore di quel periodo, penso sarebbe stato divertente parteciparvi, chissà.

MIX Torniamo un po' indietro nel tempo e commentiamo il numero speciale del 1985, quando le cose andavano ancora alla grande.

Una cassetta con 30 TRENTA programmi, quasi tutti osceni sviluppati dai lettori.

Lo sbatti di questo numero sarà stato minimo, visto che non c'era da crackare e tradurre dei videogiochi esteri, e la cosa si riflette anche nell'immagine di copertina.

Per LnR ci furono altri numeri come best-of, il libretto con le cheat, pare addirittura un fumetto, ma di tutto questo non ci sono ancora i dump. Quindi la rubrica LnR finisce qui! Spero vi sia piaciuta!

Ahh... mi sono appena accorto che la copertina è attribuita a IBM! Nel colophon è specificato chiaramente. E io che scrissi che lo sbatti per la cover fu minimo... vabhe!

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