563 Provate a pensare a uno dei più complicati (nel senso interfaccesco) giochi di strategia militare senza avere accesso al manuale. In quella situazione eravamo io e il mio amico Giangio quando ci trovammo davanti alle schermate iniziali di UMS Universal Military Simulator. Affascinante certo, ma non riuscimmo nemmeno a capire come muovere una truppa o far passare un turno.

Però non so perché le visuali ci affascinavano e ogni tanto provavamo a capire come funzionava. Peraltro il gioco era originale, quindi forse il manuale da qualche parte c'era (ma era stato comprato assieme ad altre centinaia di giochi con l'Amiga usato), o forse c'era un help in linea ma non ci guardammo mai. Per me UMS rimarrà sempre un mistero.

UMS: The Universal Military Simulator - Intergalactic Development Inc. - 1988

@oloturia Fantastico. Estetica fuori scala, per i miei gusti.

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@kenobit

Ma infatti! È per questo che ci rimanevamo sotto... c'è una... non so... essenzialità... il wireframe, poi tutte quelle freccine...

Sembra uno di quei boardgame che si comprano per non giocare mai, perché tanto non hai amici così matti da leggersi un manuale da 500 pagine, board che però porti sempre alle serate per farlo vedere dicendo "ce lo studiamo e poi facciamo una partita" ma alla fine si finisce a giocare a Root o Pandemic.

A leggere i commenti UMS non sembrerebbe poi COSÌ complicato però l'interfaccia sì, quella dicono che è abbastanza casinista.

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@oloturia Un mio amico lavora per Slitherine, che fa sia giochi di strategia per il pubblico, sia simulatori accuratissimi per gli eserciti.

Chiudendo un occhio sulla questione che sono pacifista e sull'etica della cosa, da vedere sono cose incredibili.

Vedere una cosa simile di tanti anni fa ha quel fascino Wargames intramontabile.

@kenobit

Sull'etica dei wargame ci sarebbe da scrivere molto.

Nella maggior parte dei casi ritengo che siano neutri. Sono simulazioni storiche, generalmente viste da una prospettiva distante, spesso una pagina di riassunto non necessaria per lo svolgimento.

Eppure una volta qualcosa è successo. Io e mio fratello stavamo giocando a Okinawa, un board dell'International Team, in cui i giapponesi devono resistere all'invasione USA per un certo tempo, però non possono vincere. A un certo punto, verso la fine della partita (il gioco è stranamente bilanciato, pur essendo d'epoca) ci si rende conto dell'inutilità del conflitto: lo spreco di vite degli attacchi kamikaze, il combattere a oltranza anche quando tutto ormai è perduto.

Nonostante fossero solo pedine di cartone, ci mise addosso una certa uggia.

boardgamegeek.com/boardgame/60

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