https://gruppaphm.noblogs.org/post/2018/10/07/137/
Come possiamo costruire realtà in grado di rispondere ai bisogni di salute uscendo da una forma di pensiero bioriduzionista e da logiche puramente assistenzialiste? Come si trasformano gli spazi della cura se concepiamo la salute e la malattia non più come accidenti che investono il singolo individuo ma come fenomeni collettivi? Come si traduce in pratiche un discorso sulla salute incentrato sulle condizioni strutturali che determinano il malessere e la malattia?
"Come medico, voglio vedere pazienti, non passaporti. Voglio poter prendermi cura delle persone, non far l’agente di polizia o di pubblica sicurezza."
http://www.saluteinternazionale.info/2018/06/docs-not-cops-medici-non-poliziotti/