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Tengo ancora il profilo su Facebook per due ragioni:

La prima: sono solito eliminare i numeri dalla mia rubrica. Non sono come l'utilizzatore medio dei cellulari di questa generazione, non salvo i miei dati su dispositivi che nel migliore dei casi sono vittima di obsolescenza programmata, nel peggiore vanno in frantumi contro il marciapiede o finiscono dentro la tazza del cesso. Il mio cellulare potrebbe morire domani e non perderei nulla. Ci tengo ai miei dati e non delego alla tecnologia. In ogni caso, se sei nella mia rubrica, dopo un tot, può essere che ti elimino. Poi, dopo un'altra (parentesi temporale) può essere che devo dirti una cosa.. e ti ritrovo lì, come le pagine bianche di 40anni fa. Questo è Facebook per me.. un database attraverso la quale posso contattare chiunque accetti la regola sociale di iscriversi col proprio nome. E tanti saluti.

La seconda: gestisco delle pagine, mio malgrado, con mio disappunto, per dinamiche se vuoi complesse, in parte anche contradditorie, ma a quanto pare necessarie.

Il fatto è che ogni volta che entro li, e vedo ciò che l'utente medio pubblica, non posso fare a meno di pensare che è l'ennesima vetrina di prodotti, come quelle in Via del Corso, in Via Vittorio Emanuele II, in Via Atenea, in via 'sto cazzo.. e il prodotto in vendita sei tu! Tutto in tiro, oppure sciatto, un po' trasandato, sciocchino, oppure sensuale, macho, politicamente schierato, socialmente impegnato, drogato o astrattamente disinteressato. Ciò che è in vendita sei TU! Perché se nel web qualcuno ti offre un servizio gratis non ti sta facendo un favore.. è solo che la merce in vendita sei tu.

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