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Chiamiamo a un momento di dibattito collettivo per valutare se e come partecipare alla mobilitazione globale indetta il 27 marzo dalla European Housing Coalition. Abbiamo elaborato questi cinque punti programmatici su cui lavorare insieme:
1 – Blocco e cancellazione degli sfratti e del debito legato all'affitto
2 – Controllo statale sugli affitti (rentcontrol / calmierazione)
3 – Stop a finanziarizzazione e a contributi pubblici alla grande proprietà immobiliare
4 – Tassare e penalizzare il vuoto, riuso collettivo delle strutture esistenti
5 – Tornare al centro, invertire gentrificazione e turistificazione

Moltissima tensione in questo momento a Fnideq, Marocco, sulla frontiera con l'enclave spagnola di Ceuta. La polizia carica sulla folla, arresti, violenze. La frontiera è chiusa da un anno e la gente non ne può più. Guardate il video in diretta: facebook.com/watch/live/?v=281

Sciopero generale. Era questa l’indicazione data dal SiCobas per i blocchi e le manifestazioni previste per venerdì 29 gennaio, tanto che la Commissione di garanzia per l’attuazione della legge sullo sciopero aveva comunicato già da qualche giorno la possibile interruzione dei servizi utili ed essenziali nel paese. Se il bacino forte di iscritti al sindacato è riconducibile al settore della logistica, infatti, è vero che pure nei trasporti, nella manutenzione stradale, nella sanità, nella scuola, gruppi di lavoratori si sono fermati in tante città del paese.
napolimonitor.it/per-i-diritti

Non sarà arrivato il momento di fare un anche ai grandi fondi immobiliari come Cerberus e Blackstone, che si stanno mangiando le nostre città?

L’opinione pubblica ha cominciato poco a poco a rendersi conto che un modello di sviluppo fondato sulla continua sostituzione di quartieri popolari e vuoti urbani con case e uffici di lusso più o meno immersi nel verde non costituisce un traguardo luminoso ma un sistema da demolire.
alfavilleassociazionealfabeta.

«Sui media sta passando il messaggio che noi vogliamo solo tornare in presenza. In realtà la situazione è più complessa. Finora la didattica con metà della classe in presenza non ha funzionato bene. Per esempio, è capitato che solo una parte della classe sia riuscita a seguire la lezione per problemi di connessione, anche per mancanze strutturali della scuola. A volte docenti e studenti hanno dovuto attivarsi per risolvere il problema con la speranza di essere rimborsati in un secondo momento».

napolimonitor.it/e-difficile-r

I fondi immobiliari internazionali si stanno appropriando di tutto quello che non produce profitto. È successo in Spagna dopo la crisi del 2008 grazie ai fondi EU, in Italia potrebbe accelerare grazie al Recovery fund.

Un mio articolo oggi su Napoli MONiTOR, disegno di Escif

napolimonitor.it/le-mani-della

I fondi immobiliari internazionali si stanno appropriando di tutto quello che non produce profitto. È successo in Spagna dopo la crisi del 2008 grazie ai fondi EU, in Italia potrebbe accelerare grazie al Recovery fund.

Un mio articolo oggi su Napoli MONiTOR, disegno di Escif

napolimonitor.it/le-mani-della

Nonostante il referendum sull', la gestione dell' Acea continua a essere privatistica e orientata al profitto degli azionisti. Il che non implica affatto maggiore efficienza - il 40% dell'acqua di si perde per la mancanza di manutenzione delle tubature - e certamente molte più discriminazioni nell'accesso a un bene essenziale.

Alessandro Stoppoloni su Napoli MONiTOR

napolimonitor.it/roma-le-occup

"In realtà, SanPa ha rappresentato l’eccezione che conferma la regola. La concezione del tossicodipendente incapace di intendere e di volere, da annullare come persona e ristrutturare nel programma terapeutico è un principio alla base di molte comunità terapeutiche e anche di molti servizi pubblici che ammantano di fantasie neurobiologiche questa concezione. Questi principi sono alla base della già citata legislazione sulle droghe tuttora vigente, che operò una sterzata alla precedente legge 685/75 che aveva depenalizzato l’uso personale, con un contributo determinante proprio di Muccioli, unico interlocutore nel mondo dei servizi, istituendo un reato specifico che ha riempito le carceri italiane di tossicodipendenti, un terzo dei detenuti complessivi".

Stefano Vecchio ieri su Napoli MONiTOR

napolimonitor.it/netflix-e-san

Un uomo senza casa è morto ieri a Roma. Aveva acceso un fuoco nel rifugio di fortuna dove passava la notte, dietro al Verano. Non è riuscito a spegnerlo.

Intanto la lobby dei proprietari Confedilizia si lamenta che il blocco degli sfratti li sta mandando in rovina, dicono di essere "vittime del blocco sfratti", dicono "non sulla nostra pelle".

MA LA VOSTRA PELLE NON HA BRUCIATO

Alle proteste di Confedilizia contro il blocco degli sfratti, che starebbe "portando alla rovina migliaia di famiglie", rispondiamo con i dati sulla proprietà immobiliare in Italia: la casa è un bene scarso e sempre più concentrato nelle mani di pochi, il blocco degli affitti deve continuare finché l'affitto non sarà calmierato per legge. Ecco una sintesi dei primi dati raccolti dall'Osservatorio sulla proprietà della rete :

napolimonitor.it/un-paese-di-p

Buon anno! Tra le cose successe nel 2020 c'è stata la morte di David Graeber, che secondo me ha indicato la strada di come costruire un'antropologia anarchica. Qui una mia rassegna soprattutto su Debt e On Kings. Facciamo che nel 2021 riusciamo a indebolire ancora la banda dell'Ormai.
acoma.it/en/content/il-profess

Dopo due anni di dibattito sulla polizia più violenta d’Europa, dopo le decine di occhi cavati, di mani esplose, di mutilati e traumatizzati, di morti ammazzati, di «j’étouffe» (la versione francese di «I can’t breathe»), la risposta del governo è semplice: dovete smetterla di rompere i coglioni. Le immagini delle violenze della polizia hanno provocato un terremoto mediatico che dura da due anni, quindi è ora di vietare le immagini. Il sillogismo è tanto autoritario quanto prevedibile. Di fatto, è uno dei più duri attacchi alla libertà di espressione conosciuti da un paese occidentale negli ultimi decenni. A oggi, Macron è presidente del governo più autoritario, meno democratico e più in rotta con le libertà individuali del continente, a parte l’Ungheria di Viktor Orban. Forse.

napolimonitor.it/il-liberale-p

Nessuna di queste cose fa perdere valore agli esperimenti sociali che avvengono in questi luoghi. Esse mostrano invece che la lotta per un mondo migliore non è mai facile, è sempre provvisoria, dev’essere lottata sia al proprio interno che insieme a quelli con cui si vive, ama, lavora, e a volte si muore.

Sia che pensiate che l’Anarchismo debba essere delimitato chiaramente per mantenere il suo peso analitico, che se invece preferite un’interpretazione più ampia del suo significato, nelle pagine di Deciding for Ourselves troverete molti tipi di esperienze genuine di persone ordinarie in tanti posti che vi aiuteranno a sfidare la vostra comprensione del mondo."

Deciding For Ourselves: The Promise of Direct Democracy
Cindy Milstein (ed) pp.269
AK Press (Chico, Edinburgh, 2020)
ISBN: 9-781849-353731

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Ci sono anche situazioni e comportamenti contraddittori. Anche se il Rojava rivoluzionario ha fatto grandi progressi su linee compatibili all’anarchismo, le realtà sul terreno sono tali che:

“E’ anche un posto dove una donna può studiare la storia delle donne, e poi andare a casa a picchiare i figli per qualcosa che considera ‘vergognoso’; dove gli uomini possono parlare in pubblico dell’uguaglianza di genere ma criticare l’aumento di casi di divorzio richiesti dalle donne; dove la stessa persona può essere parte delle YPJ [Unità di Protezione delle Donne] e poi decidere di fare la casalinga; o dove dei genitori difendono felicemente la loro terra fino alla morte, ma mandano i figli in Europa” (p.226)

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Chiunque prenda in mano il libro potrà immergercisi e trovare esperienze interessanti. Una delle sue maggiori forze è che non evita di affrontare i grandi temi. Un attacco pretestuoso all’anarchismo da parte dei suoi detrattori è stato sempre quello di essere utopico. Questo testo chiarisce che si tratta di persone che affrontano realtà incredibilmente crude. Ad esempio, gli abitanti della famosa comunità intenzionale di Christiania in Danimarca che cercano di gestire i problemi di traffico di droghe, o la gente di Cheran in Messico che lottano contro i cartelli della droga e i boscaioli illegali. In alcuni casi, i partecipanti riescono a rimanere al di sopra di questi ostacoli alla comunità. In altri casi sbagliano, e ne pagano le conseguenze.

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