È arrivato il coprifuoco
In un pugno di mesi, siamo passati dall’hashtag #milanononsiferma a #iorestoacasa e oggi a #coprifuoco. Certo, non c’è il Comando tedesco e non ci sono le Leggi di guerra, ma l’immaginario che evoca il coprifuoco è angosciante, la militarizzazione del linguaggio raccapricciante, il dubbio che incida in modo rilevante sulla riduzione dei contagi altissimo. E poi, come ha scritto Susan Sontag, «l’immaginario, soprattutto quello difensivo che ci tiene lontano dagli altri, l’immaginario colpevolizzante è più difficile da sconfiggere che la malattia…»
@aaronwinstonsmith Da uno scambio di messaggi qualche giorno fa dopo serata in divano da un amico terminata poco prima del coprifuoco.
Io: Porca miseria, guardando l'orario mi accorgo che fra pochi minuti il virus sarebbe diventato verameeente contagioso.
Amico: Pfui, ci e' mancato poco che arrivassimo malati all'assembramento del tram delle 7.
@tenib scusa la devo ricondividere per vforza :DDD @Souvarine