In "A Change Is Gotta" Come Aretha franklin tocca corde che Otis Redding, Al Green e persino Sam Cooke non sono riusciti a sfiorare. E' una conversazione con se stessa in cui alterna rassegnazione, rabbia, impotenza, fede e infine ottimismo. Quando canta il primo "it' s been a long time coming" ti fa percepire l'infinità del tempo. Quando lo pronuncia nell'ultimo verso quel "long" è liquidato quasi con disprezzo perché non c'è niente abbastanza "long" da separarti da qualcosa in cui credi.