La società affermava di non avere responsabilità, trattandosi di un gesto folle di un dipendente qualsiasi: il giudice l’ha pensata diversamente e ha condannato il pizzaiolo che spruzzava il deodorante identificando il comportamento come discriminazione razziale e molestia. Ma ha condannato anche il datore di lavoro perché non ha impedito la creazione di un "clima umiliante e offensivo" nei confronti dei lavoratori di colore sbeffeggiati e ridicolizzati a più riprese in pubblico e in privato dal collega
@utentone ah,ma allora ce l'hanno come vizio 'stì jihanazi...