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NUOVO ARTICOLO SU VOCI SINISTRE!
"Non essendo funzionale al dominio borghese a meno di spoliticizzarsi, il rifugio non può contare su un pubblico davvero di massa e, dal punto di vista economico, più o meno dipende sempre dalle stesse donazioni e dagli stessi donatori; fra i quali i meno interessati a cambiare la società in senso solidaristico ed egalitario sono proprio quelli con maggiori capacità economiche. Al contrario, quando si politicizza e si radicalizza, il rifugio perde consenso, non fa più tendenza e non stimola il mercato delle donazioni (né attira donatori ricchi), che tende a scaricarlo alla ricerca di nuovi oggetti su cui investire il proprio desiderio – e spendere i propri soldi"

NUOVO ARTICOLO SU VOCI SINISTRE!
"Se consideriamo lo specismo come “una delle forme di oppressione” questa specificità viene annullata e tutto sembra ridursi a un problema di “discriminazione”. Ma gli animali non umani sono discriminati (se proprio vogliamo usare questo termine, che mi sembra inappropriato in questo caso) perché sono sfruttati dalla società umana, in quanto costituiscono il retroterra materiale di cui le classi dominanti hanno bisogno per produrre la loro ricchezza"
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Con la scusa di rimediare all’impatto catastrofico che l’industria alimentare – in particolare quella animale – sta producendo in termini ecologici, un disastro che può verificarsi solo laddove il profitto governa ogni scelta e orientamento produttivo a discapito della stessa sopravvivenza, i signori del cibo, con gli stati e le istituzioni loro vassalli, spingono per estendere ancor più uno sfruttamento della natura e dei suoi abitanti al fine di realizzare nient’altro che profitto

vocisinistre.com/2023/02/07/il
NUOVO ARTICOLO SU VOCI SINISTRE!
Il morbo guerrafondaio sembra sia diffuso anche ai nostri giorni. La guerra in Ucraina è per molti l’occasione di manifestare uno spirito bellico che da tempo era in latenza

NUOVO ARTICOLO SU VOCI SINISTRE!
Cospito, con la sua lotta, sta diventando il simbolo di una guerra contro uno Stato borghese che, più che difendere i propri cittadini, difende se stesso e la propria sopravvivenza in un ordine sociale in cui le contraddizioni si fanno giorno dopo giorno più stridenti e la rabbia fermenta tra lavoratori ed esclusi vocisinistre.com/2023/01/31/le

vocisinistre.com/2023/01/07/re
NUOVO ARTICOLO SU VOCI SINISTRE!
"Il lavoratore contemporaneo affoga nel dolore della precarietà della propria esistenza, vittima di un mercato del lavoro che fa dell’instabilità la propria ragion d’essere e che, conseguentemente, espone al peggio chiunque lo attraversi"

vocisinistre.com/2022/10/15/um

NUOVO ARTICOLO SU VOCI SINISTRE! UN CONTRIBUTO DI MARCO MAURIZI

"La domanda che dobbiamo porci originariamente è quale tipo di società costituisce il fine della nostra teoria e della nostra prassi. Perché la domanda sul tipo di società precede e fonda quella sul tipo di libertà e uguaglianza di cui discorriamo"

Di utile, però, c’è solo la rottura, la creazione di progetti politici che non si trasformino, a lungo andare, nella causa del disastro ma ne siano la soluzione. Di utile, stando al programma, in questa tornata elettorale c’è solo Unione Popolare , sostenuta dai maggiori esponenti della sinistra internazionale, da Iglesias, a Mélenchon, fino a Corbyn.
Il resto è il baratro.

Il risultato è una successione infinita di governi apparentemente di centro-sinistra che, attraverso il proprio fallimento, preparano il terreno alle forze reazionarie le quali, col loro strutturale disinteresse per il destino di lavoratori e lavoratrici, peggiorano ulteriormente le loro condizioni, oltre a ledere lo spettro di quei diritti sociali costruito nel corso di decenni. Insomma, un cane che si morde la coda.
Quella del “voto utile”, pertanto, è una profezia che si autoavvera. Votare “grandi” partiti per contrastare il baratro reazionario condanna i “partitini” al di sotto della soglia di sbarramento, dimostrando artificiosamente che l’unica alternativa possibile è il “voto utile”.

Ecco, perciò, che quello che dovrebbe porsi come baluardo contro l’imbarbarimento generato dal modo di produzione capitalistico ne diventa il primo alfiere, garantendo il progressivo indebolirsi di una classe lavoratrice sempre più spaesata e senza punti di riferimento e, al contempo, il radicale rafforzarsi della classe padronale.
Ma se, come detto, l’emergere di forze reazionarie è una diretta conseguenza del fallimento (volontario o involontario poco importa) di chi dovrebbe ostacolarle, quale utilità dovrebbe rivestire il votare quelle forze che hanno storicamente fallito?
Nessuna.

“Sembrerebbe”, perché l’analisi storica di come si è arrivati a questo apparente aut aut presenta il problema sotto una luce differente. L’emergere e il consolidarsi di forze politiche sempre più reazionarie non sono figli del caso o di una particolare attrazione che il “popolo” nutrirebbe per una figura oltremodo autoritaria al comando. Essi derivano dalla mutazione intestina del panorama politico di sinistra degli ultimi decenni. L’allontanamento progressivo dei maggiori partiti di centrosinistra dalla massa dei lavoratori ha comportato un radicale peggioramento della vita quotidiana di quel 99% della popolazione che, col proprio sudore, sorregge l’impalcatura produttiva della nostra società; un peggioramento che è andato tutto a vantaggio di chi, da quell’impalcatura produttiva, trae profitto: il Capitale.

L’INUTILITA’ DEL “VOTO UTILE”
Abbiamo sentito fino alla nausea questa raccomandazione: “Non buttare il tuo voto per dei partitini che non supereranno neanche lo sbarramento. Vota, seppur a denti stretti, quello che ha più chance di contrastare chi non vuoi che salga al potere”. La logica che risiede dietro questo “consiglio” è a dir poco perversa.
Prendiamo il caso italiano. Per impedire che Giorgia Meloni e soci salgano al governo sarebbe necessario votare il partito che nei sondaggi sembrerebbe avere maggiori opportunità di contrastarli, in questo caso il Partito Democratico. Vista da questa prospettiva, la questione sembrerebbe avere una sua razionalità intrinseca.

vocisinistre.com/2022/06/03/gl
NUOVO ARTICOLO SU VOCI SINISTRE!
La produzione materiale alle base della nostra società, dall’estrazione di risorse al loro trasporto, fino alla lavorazione delle materie prime e alla loro trasformazione in merci consumabili, si fonda sul dolore dello sfruttamento e dei suoi effetti collaterali

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