Gli attivisti per i diritti animali, denunciando il maltrattamento ai danni dei non umani, citano spesso il loro diretto consumo come cibo. Miliardi di animali non umani sono “prodotti” in condizioni vergognose, brutalmente uccisi e mangiati da un gruppo di umani relativamente privilegiato. Critiche di questo tipo tendono a focalizzarsi sull’etica e sulla moralità di pratiche simili ma, di frequente, si lasciano sfuggire le forze strutturali sociali, come ad esempio l’intrinseco legame tra un’economia di “libero mercato”, le politiche economiche governative e il consumo di animali non umani come cibo https://vocisinistre.com/2020/05/16/consumare-il-surplus-estendere-il-consumo-di-carne-e-loppressione-animale/