#Puntarelladown ancora.
Oggi si sale e si scende
#Puntarella is back! 🤖
#Puntarella torna!
Ciao,
Apre puntarella.party. Ci rivolgiamo a collettivi, movimenti, associazioni e singole persone della città di Roma e dintorni. Vorremmo offrire uno spazio di informazione, discussione e confronto al di fuori delle grandi piattaforme. Iscrivetevi, spargete la voce, partecipate, quando scazzate fatelo con stile!
https://puntarella.party/about/more#manifesto-di-puntarella-party
cliente "ho inviato una mail con delle stampe da fare"
io "non è ancora arrivata"
cliente "strano, l'ho inviata qualche minuto fa a "info chiocciola punto"... oddio ho sbagliato!"
>>
Ed un seme progettato per rendere in queste condizioni che trova nel Minnesota come si comporterà in una crisi di siccità nell'Africa subsahariana?
Si potrebbe comportare meglio (permettere di sopravvivere agli agricoltori) un seme risultato della selezione operata in loco da agricoltori che sono sopravvissuti con esso per secoli in quelle condizioni?
Che esperti del settore non riconoscano questo aspetto me lo spiego solo con interessi economici personali che, si sa, rendono l'intelligenza selettiva.
Vorrei aggiungere a quanto riportato da @allegra :
Anche quando le intenzioni sembrano migliori (es. aumentare la resa) ed i mezzi meno pericolosi (es. selezione e non OGM)
le progettazioni dall'alto hanno un intrinseco vizio: assumono condizioni favorevoli a chi dall'alto del suo potere paga la progettazione, e le impongono con esiti potenzialmente disastrosi a chi le sementi le subisce.
Un seme che massimizza la resa lo fa perchè non spende energia per difendersi da malattie e parassiti, per procurarsi l'acqua e sostanze scarse, per essere resiliente a condizioni ambientali variabili e sfavorevoli.
Lo può fare perchè produce in condizioni in cui il bilancio energetico è artificialmente drogato dai combustibili fossili delle macchine agricole, da fertilizzanti e antiparassitari, da irrigazione forzata.
>>
Alcol
Momento genziana.
Non una genziana qualsiasi: il top della gamma, by #mastocartolaio
Amara il giusto, cioè tanto, soprattutto sul finale: persistente. Forse merita un po' di riposo, per attenuare la botta di alcol che si sente all'inizio (al primo bicchierino eh, poi ciao core). Io non ci riuscirò mai, sarà tanto se sfangherà giugno.
#LeRecensioniDaUbriacoDiLeoDurruti
@rapitadaglialieni @yaku78 : mo vi tocca apri' uno spaccio di alcolici, lo sapete sì?
@allegra Sei tu? Sei veramente tu?
Bello anche il reportage di DINAMOpress, che fa parte della delegazione.
«Ci sono i consigli di quartiere che ci riportano le problematiche dopo aver ascoltato cittadini e cittadine», spiegano i membri dell’Assemblea del Popolo. «Noi ci occupiamo di raccoglierle e trasmetterle al Consiglio Autonomo, che dovrà poi trovare delle soluzioni pratiche. Decidiamo tutto con questo metodo: anche le unità di autodifesa rispondono all’assemblea popolare. Se c’è la minaccia di un attacco, discutiamo insieme che tipo di strategia adottare per resistere».
https://www.dinamopress.it/news/verso-sinjar-2-macchie-di-verde/
Manolo Luppichini, Chiara Cruciati e Zerocalcare sono nel Sinjar, nord-ovest dell'Iraq.
In questa terra, popolata soprattutto da ezidi, l'Isis ammazzò oltre cinquemila persone e vendette centinaia di donne come schiave sessuali. A difendere quei popoli intervennero le milizie kurde del Pkk. Oggi da quelle parti è in corso un esperimento di confederalismo democratico, minacciato dalla Turchia.
Ieri sera, a Tg3 mondo, Zerocalcare ha cominciato a raccontare quanto sta avvenendo, parlando sulle immagini girate da Manolo Luppichini. Se ve lo siete perso, guardatelo. Ne vale la pena. -->
Questa sera a #cucinema ci sarà la visione di "Vamos a matar compañeros" un film del 1970 diretto da Sergio Corbucci. È uno spaghetti western ambientato durante la rivoluzione messicana interpretato da Franco Nero, Tomas Milian, Jack Palance e Fernando Rey.
Sempre ore 21:30 circa, sempre chiacchierata su mumble sul server di #Cisti.