@PuncoX @void @karol verissimo il discorso sulla scarsa conoscenza del metodo storico, la popolarizzazione dei vari Pansa in tv etc. E cosi oggi si arriva all'auto-revisionismo dell'anpi che dà solidarietà alla meloni (non mi aspettavo dessero solidarietà alle sex workers, ma almeno tacere come hanno fatto in mille altre occasioni). E qui è proprio un discorso emozionale "di sinistra" che si è perso, si è creata una specie di "pace sociale emozionale" per cui non è più accettabile avere certe emozioni (tipo: odiare i fascisti). Mi rimetteró al piú presto in pari con Jesi, grazie per la segnalazione!
Però un falso cartaceo hai diversi strumenti per analizzarlo, da quello filologico a quello della composizione chimica. Un falso digitale, se è filologicamente coerente è molto più difficile riuscire a catalogarlo come falso, soprattutto in un contesto dove non sono più in vita i contemporanei di quell'evento.
Inoltre ha un impatto emotivo, e non solo, molto più diretto: stai ascoltando quelle parole da una determinata persona, che vedi in video, e questo abbassa parecchio le difese.
Un falso, poi, una volta in circolo, nonostante venga smascherato, continua a produrre effetti per molto tempo. Pensa ai Protocolli dei Savi di Sion, ai quali, molti, ancora oggi credono. Ed erano un documento cartaceo. Pensa agli effetti che potrebbe avere un video.
@void @karol
@PuncoX @void @karol aggiungo, che mi ero persa un pezzo: massima solidarietà per le storiche del futuro, sarà davvero complicato. Comunque mi preoccupa più la perdita delle informazioni che i deep fakes. Alla prima non c'è soluzione, mentre i secondi sono comunque fonti calate in un contesto piú ampio e teoricamente "smascherabili". Come domani qualcuno potrebbe inserire un video deep fake in un archivio digitale così oggi potrebbe inserire un documento falso in un archivio cartaceo.