L'impressione più ovvia è che ci sia molto Camus, specialmente da "Il primo uomo" e "Lo straniero": YK in effetti omaggia AC almeno due volte nel libro, ma solo in riferimento a "La peste".
Il tema dominante è però quello del tempo perduto, che in Francia domina almeno da Rutebeuf (Que sont mes amis devenus), e che nel libro di YK si intreccia con quello del rimpianto esistenziale.
Come si combinano questi temi con la Guerra d'Algeria? Ecco il mio problema: mi pare lo facciano sterilmente. つづく