@sophyl è proprio quello che penso! Ma non nego il problema: lo sposto dalla sostanza alla persona. Dire che il tossico non ha scelta vuol dire disumanizzarlo e prepararlo a una altra forma di obbedienza (farmaci, medici, etc.); è una visione comune ad es. nei servizi. Il problema della droga è solo problema sociale con cui l'individuo, con le sue braccia e la sua testa, si confronta. Rimanendo cioè una persona responsabile del proprio comportamento.