Dunque siamo semplicemente spacciati.
A meno di armarci di umiltà, onestà intellettuale, compassione, voglia di dialogo e tanta fantasia per comprendere e perdonare (e dunque NON dimenticare) gli errori del passato, i limiti dei modelli sperimentati fin ora ed ideare nuove soluzioni.
Qualcuno ci sta provando, con fatica e credo anche con qualche limite metodologico.
Ma la maggioranza delle minoranze si tiene stretta la sua fragile identità.