L'esercizio era scrivere un racconto su fatti di Guarda del 1914.
Cercai, in uno sfondo fantascientifico, di parlare della precarietà di ieri e di quella di oggi. Per questo, accanto ai contadini dei primi del Novecento, i protagonisti sono due rider.
Il dna registra e conserva la memoria di un individuo, anche dopo la morte. Almeno stando a quanto sostengono i genetisti dell’Università di Bologna. Sasà sta per sperimentare sulla propria pelle se è vero. Sequenze del dna di Giuseppe Massarenti, quelle che si presume ne conservino la memoria, stanno per essere innestate sul suo. Riuscirà a fare propri i suoi ricordi? Riuscirà a gestirli?