Sto leggendo il saggio della dottoressa Twenge tradotto in italiano con "iperconnessi". Mi interessa soprattutto la capacità di adattamento ad un contesto ambientale altamente tecnologizzato da parte delle nuove generazioni che rimarca, qualora ve ne fosse bisogno, la ragione del successo evolutivo del genere umano all'ambiente circostante, solo che questa volta si tratta di un ambiente generato dall'uomo stesso.Tuttavia la sensazione che ho è come se le nuove generazioni stessero in qualche modo regredendo, come se la loro infanzia si stesse prolungando all'infinito. Se è un bene o un male è piuttosto difficile comprenderlo ma, almeno per quello che vedo almeno qui in Italia, mi sembra di capire che molti stiano diventando dei fottutissimi reazionari fascistoidi.