Tra i boschi di Torre Canavese (TO) si nasconde un curioso pilone votivo. L’affresco che lo decora ritrae il calice della Passione di Cristo. È tra le mani di S. Giovanni Evangelista, titolare della locale parrocchia. Parte di un gigantesco enigma a chiave, l’immagine cela un messaggio sconcertante: il Santo Graal è sepolto da qualche parte in paese. I dati storici che lo confermano sono numerosi e circostanziati.
Tra le pagine di "Il Santo Graal a Torre Canavese" – pubblicate per la prima volta nel 1996 – conduco un’appassionante caccia al tesoro attraverso gli assolati deserti palestinesi, le ruvide commanderie templari, le verdi colline del Piemonte e le polverose sacrestie canavesane. L'obiettivo? Riempire d’incanto i luoghi della mia infanzia, raccontandoli con gli strumenti dell’illusionismo.
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