Anzi, per dirla tutta, quella legge per molti lavoratori costituisce un arretramento rispetto alle precedenti conquiste, poiché al coniuge del lavoratore defunto spetta solo il 50% della pensione che sarebbe stata percepita dal lavoratore se ancora in vita. Mentre ai figli minorenni spetta il 10% (complessivamente, però, l'importo percepito dalla famiglia non può superare quello che avrebbe percepito il lavoratore se in vita).
In definitiva il fascismo non introdusse affatto la pensione di reversibilità come sostiene Salvini ed è riportato dal sito dell'Inps, semplicemente la estese a tutti i settori. Ciò con ogni probabilità è ascrivibile alla "rivoluzione passiva" compiuta, secondo Gramsci, dal fascissmo, con la quale il regime recupera alcune istanze rivendicate dalle classi subalterne per cercare di tenerle a bada. -->