Ricapitolando:
Facebook (che è un moloch privato lasciato crescere fino a renderlo una sorta di monopolista delle esistenze e comunicazioni online) ha deciso di chiudere diverse pagine e account facendo un tutt'uno indistinto in cui mette assieme fascisti e antifascisti, quelli che difendono l'ISIS e quelli che lo combattono, oppositori di regimi autoritari, ong e movimenti per il diritto alla casa in base a un mix di interessi economico-politici e sterili posizioni da salottino.
Il Tribunale di Roma, invece, prende le difese dei fascisti.