"La forza lavoro del food delivery è incarnata in corpi che devono guadagnarsi il diritto al rispetto sociale: giovani bianchi, che sono ai loro primi lavori e senza una famiglia da mantenere, quindi non per forza spettabili degli stessi diritti di chi nella società è adulto o anziano – una sorta di «nonnismo sociale»; soggetti razzializzati, protagonisti indiscussi dal punto di vista quantitativo della composizione lavorativa del settore soprattutto in quelle città la cui l’economia non ruota intorno all’università in modo esclusivo, che con questo lavoro vogliono far fronte all’impoverimento cui sono relegati dalle gerarchie della società italiana.
Soggetti la cui marginalità sociale li dispone a un lavoro meno tutelato."
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