«Per iniziare a pensare al surf come a qualcosa che sia una forza creativa, alternativa ed egualitaria dovremmo iniziare a non soffrire di FOMO (Fear Of Missing Out), cioè dalla paura di essere tagliati fuori, dalla paura di non esserci che ci porta ad essere presenti, qui come altrove, in cerca di sempre migliori performance, sia fisiche, sia sociali e a considerarci portatori più di altri di una rappresentazione quanto più fedele dello spirito del surfer.»