Un po' ci credo, alla possibilità di cambiare il mondo con le parole. Oggi ho concluso un racconto per un concorso, primo esperimento con la fantascienza e con la voglia di dire basta alle distopie.
Il neoliberismo ci ha convint* con così tanta forza che non ci sono alternative al suo progetto da farci accettare il collasso ambientale, sociale, personale pur di non produrre alternative.
Chi può, secondo capacità ed energie, dovrebbe iniziare ad immaginare e narrare potenziali futuri utopici, anche i più assurdi, perché abbiamo bisogno di nuove belle chiassose colorate assurdità da creare. L'alternativa è un lento grigio collassare, e non ce lo meritiamo.