A Visco, un piccolo paese del Friuli sud-orientale, tra il febbraio e il settembre 1943 una vasta area fu convertita a campo di concentramento per civili slavi, imprigionati dopo l'invasione fascista dei Balcani.
Dopo essere diventato fino al 1996 una caserma, ora quell'area è passata al comune e, apparentemente, è usata in parte come magazzino dell'Ikea.
Il fatto che il campo di concentramento non sia ancora stato valorizzato dal punto di vista storico e museale è solo una delle conseguenze del buco nero di memoria a proposito del razzismo antislavo che percorse queste terre e non solo dalla fine dell'800 in poi.
(foto da anpiudine.org)