Io sono la #Comune. La moltitudine dei senza nome. Il fuoco che sprigiona un tempo nuovo. La festa di ciò che diviene. La felicità di ciascuno e di tutti.
Io sono la Comune, il tempo che rinasce e divampa, il tempo che si riproduce per scissione, a due a due come le ciliege, in una catena infinita e senza centro.
Io sono la Comune, e dunque non sono Io, ma la disseminazione dei corpi e delle anime confusi in un grappolo di suoni senza fine.
Io sono la Comune, che non può morire, e danza.
#Parigi, marzo 1871