I wargames nascono come giochi simulazionisti, competitivi e "impersonali" di grandi battaglie storiche, con tematiche fortemente indirizzate a un pubblico maschile per com'era costruita la società dell'epoca (e in parte anche oggi).
D&D rivoluziona il settore, portando al centro del gioco l'immedesimazione nel personaggio e la collaborazione del party, ma mantiene una dinamica sostanzialmente antagonista con il master e una natura simulazionista che copia dai wargame.
Quello che l'ondata "indie" da The Forge in poi ha cercato di fare secondo me è proprio togliere la simulazione e la competizione per sostituirla con regole che generino storia (e non "fisica"), e in quest'ultimo passaggio non è quindi un caso che tante soggettività (donne, mondo LGBT, ecc) che venivano attivamente escluse o si sentivano escluse siano rientrate.