Domenica 8 marzo 2020. Nove cani crepano in seguito alla rivolta nel canile di Sant’Anna, in Modena. Non verrà il Gabibbo, a indagare su quelle morti: erano cani cattivi, idrofobi, accusati di reati contro il patrimonio. Assurdi coltivatori di dipendenze. Morti come si muore nei canili, tra guaiti soffocati e anonimato. Nessuno sa come è cominciata la rivolta, nessuno sa bene quando è finita. Un balletto di versioni contrastanti e fatti occultati per giorni, una censura di Stato degna del Guatemala, del Salvador. La stampa locale, il Garante dei detenuti, le autorità, gli amministratori, tutti allineati e coperti, hanno dedicato poche parole distratte a questo inaudito eccidio modenese – il primo dopo quello delle Fonderie del 9 gennaio 1950.
https://www.carmillaonline.com/2020/03/26/cronache-epidemiche/