Lenin mi chiese poi dei distaccamenti rossi, della loro lotta eroica contro l'occupante, della mancanza di sostegno dei contadini.
"Temo, compagno Lenin, che siate male informato" -risposi -"I vostri gruppi restano lontani dalle strade e non combattono nelle campagne, come potete pensare che i villaggi vi sostengano? Non li vedono mai."
Lui si mise a ridere: "voi anarchici scrivete e pensate al futuro, siete incapaci di pensare al presente."
Risposi che ero un contadino illetterato, che mi era difficile discutere su una questione così importante; e aggiunsi: "ma posso dirvi, compagno Lenin, che in Ucraina, nella Russia del Sud, come dite voi Bolscevichi, noi siamo immersi nel presente ed è attraverso di esso che noi cerchiamo di avvicinarci al futuro, al quale, è vero, noi pensiamo. E noi pensiamo molto seriamente".»