Questa reclusione forzata mi ha fatto scoprire che il tipo che abita nel palazzo di fronte ascolta musica di merda. Però mi fa sorridere come mischia, con assoluta nonchalance, Renato Zero con la dance, Albano e Romina con l'inno nazionale.
Del resto la sua scaletta non è molto diversa da quella che caratterizza le serate trash negli spazi che sono solito frequentare e, in fin dei conti, forse, neanche lo spirito lo è: anche lui si riappropria della cultura pop e la fa divenire esperienza collettiva; anche lui, probabilmente, a modo suo, combatte il "malvagismo".
Allora mi sono chiesto, rifuggendo inutili conati adolescenziali: non dovremmo cercare di parlare anche con lui?
Farlo non ci caccerebbe fuori da quel minoritarismo nel quale ci siamo rintanati?
Non ho risposte. Chiedo.