“Le modalità di analisi dei dati chiamano in causa gli algoritmi, ossia calcoli finiti che hanno lo scopo di trarre conclusioni. Possiamo paragonare l’algoritmo a una ricetta, un insieme di istruzioni finite che ha lo scopo di ottenere una pietanza. Potrebbe essere segreta e non è detto che dal piatto finale si possa ricostruirla a ritroso. Potrebbe nutrire o far morire gonfi. Servono la cucina, i fuochi e le conoscenze per seguire una ricetta e naturalmente gli ingredienti freschi. Il cuoco ha opinioni, gusti e umori. Una ricetta non è neutrale, e neanche lo è un #algoritmo”