2/2 Il 25 aprile È una festa divisiva (ce so arrivati dopo 75 anni?), ma le istituzioni e l'antifascismo ufficiale cercano di trasformarlo in una festa di liberazione nazionale, in cui si é difeso "l'onore della Patria" (lo scrisse l'ANPI). Ricordare chi finananziava e finanzia i fascisti ci obbliga a scartare l'interclassismo pattiottico. Ricordare la storia repubblicana fino ai giorni nostri ci obbliga a constatare che la strada é ancora lunga, che repressione, abusi e guerra ai poveri sono ancora all'ordine del giorno, proposti trasversalmente da destra a sinistra, applauditi dalla massa.
Che il 25 aprile sia, prima di tutto, una giornata di lotta!