Giorno 6. Crisi di pianto. Dolore appannato da mamma che mi offende perché preferisco un lavoro contanti alla sua compagnia nel fine settimana. Alleviato dalla solitudine, per oggi, in casa. Affannato dalle chiamate di lavoro. Nutro speranza e non so se ne abbia il diritto. Vorrei già disperare, ma c'è dentro me un rognoso lumino tignoso che non vuole spegnersi.