@Ca_Gi Vero, lo stesso processo tra la donna-schiava e gli afroamericani, cosi' come tra il narratore e i nordisti (semplifico molto sui nordisti, sorry). Stavo solo sottolineando che raccontare la storia da quella parte del narratore porta molto facilmente ad empatizzare con il buon narratore che contro la sua volonta'... quasi quasi, e questo e tossico, c'e' un lavarsi le mani nel dire: non e' colpa mia, e' la donna-schiava che s'e' liberata troppo tardi e non sa cogliere l'occasione. Ho osservato quest'argomentazione tossica troppe volte dai democratici, magari colti, americani. E beh, anche dai maschietti nostrani sulle mogli che gli fanno i piatti.